Fujifilm X-H2 è la nuova APS-C dell’azienda nipponica, che riprende molte caratteristiche della X-H2s, mettendo sul piatto importanti novità, in primis per il sensore da 40 megapixel. In vendita ad un prezzo di listino superiore ai 2000€ promette grandi prestazioni, scopriamola nel dettaglio da vicino nella nostra recensione completa.
Estetica e Design
Esteticamente il prodotto non si discosta dalla X-H2s di cui vi parlavamo nel paragrafo precedente, il corpo macchina è completamente tropicalizzato, quindi resistente agli schizzi d’acqua, con texture ruvida sull’intera superficie, che facilita così l’ergonomia e la presa anche con mani bagnate. Nell’utilizzo quotidiano la macchina mostra una impugnatura sufficientemente profonda, sebbene lo spazio che intercorre tra la stessa e l’ottica potrebbe essere ridotto, nel caso in cui abbiate le mani grandi e stiate utilizzato un obiettivo particolarmente grande (come nel nostro caso).
Dimensionalmente parlando la Fujifilm X-H2 raggiunge 136,3 x 92,9 x 84,6 millimetri, con un peso di circa 660 grammi, incluse batterie e SD, ma senza ovviamente l’ottica. La disposizione delle ghiere nella parte superiore è la caratteristica Fujifilm, con la presenza di un piccolo display LCD monocromatico secondario da 1,28 pollici (risoluzione 128 x 128 pixel), completamente retroilluminato, sul quale vengono visualizzate tutte le informazioni di stato. Il sistema di controllo si concentra sulla ghiera a sinistra del mirino elettronico, con ben 7 preset personalizzabili.
La connettività fisica è sui lati della camera, sul sinistro troviamo due jack da 3,5mm distinti per cuffie e microfono, una HDMI di tipo A e una USB type-C 3.2. Spostando l’attenzione sulla parte destra, invece, ecco arrivare il jack da 2,5mm per il controllo da remoto, e due slot per la memoria SD e CFexpress. La batteria è situata nel classico alloggiamento inferiore, il modello è NP-W235 da 2200mAh, con autonomia di circa 540 scatti e 70 minuti di registrazione video in 4K a 60fps.
Hardware e Specifiche
Fujifilm X-H2 integra un sensore APS-C (23,5 x 15,6 millimetri) X-Trans CMOS 5 HR da 40,2 megapixel, affiancato dal processore d’immagine X-Processor 5. Questi non è stacked, gli ISO oscillano tra un minimo di 125 (bassissimo) e 12800, con tempi di scatto che vanno da un minimo di 1/180000 di secondo, fino a 30 secondi. Specifiche di qualità assoluta che vengono bilanciate da uno scatto continuo effettivamente ridotto, non in grado di andare oltre i 20fps.
Nella parte posteriore delle macchina troviamo un mirino elettronico OLED da 0,5 pollici, da circa 5,76 milioni di punti, e angolo di visualizzazione di circa 40 gradi (sensore ottico integrato). Aspetto da tenere assolutamente in considerazione è la sua grandissima qualità, uno dei migliori mirini in circolazione, sia in termini di risoluzione, che di fedeltà cromatica, precisissima in ogni condizione. Come da prassi nelle macchina Fujifilm, anche nella recensita trova posto il pad analogico per la messa a fuoco, posizionato in un’area purtroppo scomoda da raggiungere in fase di utilizzo; la disposizione dei pulsanti fisici non cambia, con l’attenzione catturata dall’ampio display LCD TFT da 3 pollici, in formato 3:2 ed una risoluzione di 1,62 megapixel.
Questi presenta cornici sufficientemente ridotte, un touchscreen di ottima qualità, gli input vengono ricevuti molto rapidamente e senza richiedere tocchi eccessivi, con risoluzione più che adeguata per la fascia di prezzo di posizionamento. La mobilità è ottima, grazie al suo essere completamente orientabile, in questo modo gli utenti potranno realizzare selfie, o vlog, senza alcuna difficoltà o pensiero. Concludono la composizione posteriore ghiere e pulsanti personalizzabili tramite il menù interno (da segnalare la compatibilità con il grip verticale, accessorio acquistabile a parte).
Foto, video e stabilizzazione
Il punto di forza di questa nuova Fujifilm X-H2 è proprio la qualità d’immagine, è una camera in grado di scattare fino a 7728 x 5125 pixel in 3:2, una risoluzione che fa assolutamente invidia per quanto riguarda il segmento delle APS-C, avvicinandosi a modelli ben più costosi e con sensori più grandi.
In condizioni di forte luminosità notiamo sin da subito un quantitativo impressionante di dettagli, le immagini hanno risoluzione incredibile, con nitidezza perfetta che occupa tutta l’ampiezza del fotogramma. I colori sono fedelmente riprodotti, con tonalità riportate senza difetti di alcun tipo, i miglioramenti del nuovo sensore si notano e non possono che farci apprezzare la gestione delle forti luci, il contrasto sempre tarato automaticamente su livelli fedeli, ed il bilanciamento del bianco è adeguato.
Discorsi simili possono essere estesi anche in condizioni di scarsa luminosità, grazie ai nuovi algoritmi del modello recensito, infatti, il rumore digitale è quasi assente fino a 5000 ISO, per poi introdursi lievemente nei singoli scatti. Non cambia tutto quanto vi abbiamo appena raccontato, in termini di dettagli, nitidezza, bilanciamento del bianco, gestione dei punti luce e similari. Data la presenza di un IBIS eccellente, è davvero difficile realizzare un micromosso; come sulla maggior parte dei modelli Fujifilm, anche sulla Fujifilm X-H2 sono presenti 19 simulazioni pellicola, è presente anche la funzione Pixel Shift, per realizzare scatti fino a 160MP (combinandone 20).
Da sempre abbiamo elogiato le Fujifilm per la registrazione video, anche la Fujifilm X-H2 non è da meno, a partire dalla risoluzione massima raggiungibile. L’azienda è infatti stata in grado di raggiungere l’8K a 30fps, oppure il 4K a 60fps, sempre in ProRes 422, H.265 a 10/8 bit, senza dimenticarsi dell’F-Log2 fino a 14 stop. Non possiamo che promuovere a pieni voti l’eccellente lavoro svolto da Fujifilm, i filmati sono di qualità altissima, con una resa cromatica piacevole ed accurata, e la possibilità di una post-produzione che rende possibili utilizzi professionali.
L’autofocus è ibrido a rilevamento di contrasto e di fase a 425 punti fino a -7EV, ma solo a rilevamento di fase, con riconoscimento automatico di soggetti (distinguibili tra uccelli, moto, bici, automobili e animali). Ottimi tempi di risposta e rapidità, personalizzabile come al solito dall’apposito menù, lo stacco è ancora troppo netto e non morbido come sui modelli Sony, ma nel complesso ne siamo rimasti piacevolmente soddisfatti. Stesso discorso per l’affidabilissima stabilizzazione, anche Fujifilm X-H2 integra un IBIS a 5 assi, con possibilità di raggiungere fino a 7 stop, con un livello di compensazione veramente ottimo in ogni condizione di luce. E’ possibile registrare tranquillamente video camminando, ottenendo in cambio filmati stabili e piacevoli, attivando anche la combinazione di IBIS/OIS e la stabilizzazione digitale, a patto che siate disponibili ad un piccolo crop dell’immagine stessa.
Fujifilm X-H2: conclusioni
In conclusione Fujifilm X-H2 vince a mani basse il titolo di miglior APS-C del 2023, una camera che punta fortissimo sulla qualità degli scatti e delle riprese video, con dettagli precisissimi ed una risoluzione 8K che a questi livelli non era ancora stata raggiunta. Da non trascurare la solita eccellente stabilizzazione IBIS di Fujifilm, risultando perfetta sia per i video, che per la fotografia paesaggistica o di ritratto.
Dall’altro lato della medaglia troviamo pochissimi aspetti negativi, forse concentrati in una difficoltà nelle raffiche, che raggiungono con crop i 20fps, ed uno stick analogico abbastanza scomodo nell’utilizzo quotidiano.