Garmin Instinct Solar è uno sportwatch dotato di una peculiarità unica nel proprio genere, integra sotto il display un pannello solare che permette di ricaricare la batteria, una volta posto direttamente ai raggi ultravioletti, riuscendo difatti ad estendere il più possibile l’autonomia. In vendita ad un prezzo di listino di 349 euro, è disponibile in svariate colorazioni, noi abbiamo avuto l’occasione di testarlo in giallo.
Estetica e design
Il modello non presenta differenze estetiche sostanziali con la versione precedente, il corpo è realizzato in polimeri fibrorinforzati, la cassa ha una dimensione di 45 x 45 x 15,3 millimetri, è consigliato su un pubblico maschile, o comunque dal polso abbastanza grande. Il peso, di soli 53 grammi, lo rende davvero leggerissimo, una volta indossato ve ne dimenticherete completamente; anche nelle lunghe sessioni di allenamento, non dà in nessun modo fastidio. Forse è fin troppo spesso, posizionatelo sempre correttamente, altrimenti nel momento in cui piegate la mano potrebbe dolere più di altri.
I materiali appaiono essere molto resistenti e di qualità superiore alla fascia di prezzo, grazie anche anche alla completa impermeabilità fino a 10 atm (100 metri di profondità), il dispositivo potrà essere utilizzato in ogni condizione atmosferica. Sui bordi troviamo i quattro pulsanti che permettono di controllarlo in ogni sua parte, in quanto il display non è touchscreen, i quali presentano un buon feedback, l’escursione è ridotta, ma l’essere zigrinati facilitano la presa anche in momenti “concitati”.
Il cinturino è realizzato in silicone, un materiale di ottima qualità, non il classico che troviamo su dispositivi più economici, adatto a polsi dalla circonferenza compresa tra 132 e 224 millimetri, con tantissimi punti di aggancio, una comodità assoluta che permette di adattarlo in relazione alla proprie esigenze.
Hardware e specifiche
Il Garmin Instinct Solar presenta un pannello monocromatico anti-riflesso, MIP (memori-in-pixel) transflettivo, di 23 x 23 millimetri. Come anticipato non è touchscreen, la risoluzione è molto bassa, parliamo appunto di 128 x 128 pixel, con retroilluminazione che permette di utilizzarlo al buio, senza esserne accecati. La definizione è più che sufficiente, forse il rapporto schermo/corpo è leggermente sproporzionato.
A tutti gli effetti il modello recensito è uno sportwatch, e come tale punta fortissimo sugli allenamenti e le attività sportive. Sono davvero tantissime le varianti effettivamente selezionabili, solamente per citarne alcune notiamo la presenza di nuoto, arrampicata, escursionismo, corsa, bicicletta, imbarcazione, sci di fondo, pesca, caccia, tapis roulant e altro ancora. Tutte caratterizzate da metriche precise per la tipologia dell’attività, come ad esempio avvisi FC, FC max, zone di intensità, affiancate al solito cronometro, i tempi sul giro, i passi, le distanze, le calorie bruciate e chi più ne ha più ne metta.
Molto interessante la modalità Expedition, che permette di limitare al massimo l’utilizzo della batteria, per registrare una attività su più giorni, con l’aggiunta del calcolo area, proietta waypoint, track me e naviga. Tutte funzioni che permettono di capire l’estrema precisione dell’agganciamento dei satelliti, in quanto il Garmin Instict Solar integra il chip GPS, sicuramente migliore di tanti altri dispositivi (anche in termini di velocità di agganciamento).
Dal polso si possono poi scoprire tutte le misurazioni classiche, oltre ai passi (con piani saliti), calorie bruciate e distanza percorsa nel corso dell’ultima giornata, segnaliamo la presenza del battito cardiaco e della SPO2, entrambe molto precise (sebbene non sia un dispositivo medico), per arrivare al monitoraggio del sonno (definito avanzato perché in grado di differenziare le fasi della notte, anche se è facilmente ingannabile), il meteo, il body battery ed il tracciamento dello stress. Da notare che la misurazione della SPO2 potrà essere avviata solo manualmente, la modalità automatica viene attivata durante la notte (mentre il battito cardiaco 24 ore su 24). I sensori integrati nel Garmin Instict Solar non terminano qui, sono infatti presenti anche la bussola, il termometro e l’altimetro barometrico, ovvero l’altitudine verrà stabilita sulla base della pressione misurata, non solo sul posizionamento GPS.
La connettività bluetooth permette di utilizzarlo con qualsiasi smartphone in commercio, si possono collegare accessori esterni (come fasce cardio o simili), e permette il controllo da remoto della musica riprodotta dal dispositivo mobile, non sarà possibile salvarla direttamente al polso.
Le notifiche vengono ricevute correttamente e visualizzate in ogni loro parte, tutte le applicazioni sono compatibili, dall’app ufficiale è possibile impostare delle risposte pre-stabilite, in modo da rispondere dal polso (sebbene non sia possibile inviare messaggi vocali o scrivere fisicamente). Sono assenti microfono o altoparlante, solamente la sveglia prevede un cicalino associato alla vibrazione, su due livelli e molto forte.
Batteria e pannello solare
La vera novità del Garmin Instinct Solar riguarda proprio la presenza del pannello solare, un componente che permette al dispositivo di svoltare letteralmente, e di guadagnare posizioni nella classifica globale di gradimento. La tecnologia, lo dice il nome stesso, permette di sfruttare la luce del sole per caricare la batteria, di conseguenza l’autonomia verrà estesa moltissimo, proprio perché i consumi verranno attutiti dal suddetto.
Non tutta la superficie del pannello cattura ugualmente la luce, la parte più esterna, quella in prossimità della ghiera per intenderci, catturerà il 100% della luce solare, mentre la parte più interna (la più scura, il display vero e proprio), solamente il 10%. L’energia catturata viene direttamente utilizzata per la ricarica della batteria, con risultati finali direttamente dipendenti da quanto verrà esposto, dimenticatevi la ricarica rapida, necessità di tempo, con un bellissimo grafico che permette di capire l’assorbimento nelle ultime ore.
Molto buoni sono anche i vari profili configurabili, l’utente ha la possibilità di giocare il più possibile (dis)attivando determinate funzioni e specifiche, come il risparmio energetico in specifici momenti della giornata, per estendere sempre più la durata della batteria. Indipendentemente da tutto questo, immaginando di mantenerlo sempre al polso, con un leggero utilizzo di GPS ed una ricarica “solare” di circa 1 ora al giorno, la sua autonomia si aggira attorno alle 2 settimane, prima di richiedere il collegamento ad una presa a muro. La resa è chiaramente variabile, però questi sono stati i nostri risultati finali, e ne siamo rimasti veramente soddisfatti.
L’applicazione da utilizzare per l’abbinamento con lo smartphone è la solita Garmin Connect, già vista nelle precedenti recensioni, presenta un’interfaccia professionale, ben strutturata ed altrettanto comprensibile anche da parte degli utenti che si affacciano per la prima volta nel mondo Garmin. Dalle impostazioni dello smartwatch sarà possibile settare alcune specifiche, come le sveglie, la (dis)attivazione del riconoscimento del battito cardiaco, o la modalità non disturbare automatica, e pochissimo altro.
Garmin Instinct Solar: conclusioni
In conclusione Garmin Instict Solar è un dispositivo molto consigliato per gli utenti che puntano ad avere uno sportwatch dall’autonomia quasi infinita, la presenza del pannello solare la estende moltissimo, a patto che lo utilizziate in condizioni ideali, ovvero una giornata di piena luce (non in penombra o luce artificiale), in caso contrario la ricarica solare non avverrà, e la durata della batteria si attesterà sui 10 giorni al massimo (con poco GPS). Tutte le altre funzioni presentano la caratteristica qualità dei prodotti del brand, con misurazioni precise ed affidabili, nonché un segnale GPS rapidissimo e dettagliato. Peccato per l’assenza di una memoria interna, l’avere la possibilità di salvare la musica, poteva essere quel quid in più, ma nonostante ciò il prodotto è davvero ottimo.