Recensione Hokko Life: il gioco che ricorda Animal Crossing

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Hokko Life è a conti fatti un gioco che ricorda fortemente Animal Crossing, offre all’utente la possibilità di creare un villaggio, gestendolo nel miglior modo possibile, e sottostando all’egemonia di un fantomatico tiranno che sfrutta tutti gli abitanti. Scopriamolo da vicino nella nostra recensione completa.

 

Trama e Grafica

Nel corso dell’intera esperienza impersoniamo un giovane personaggio che vuole fortemente dare una scossa alla propria vita cambiando radicalmente paese in cui vivere, tutto ha inizio con l’arrivo nella cittadina di Hokko, e l’accoglienza riservata da Moss (una giraffa negoziante) e Oma (un elefante barista). La prima cosa da fare è trovare una abitazione, per questo andiamo a ristrutturare una casa diroccata, per poi iniziare la nostra opera di abbellimento del villaggio.

Nella nostra prova su PC (Steam) siamo rimasti soddisfatti dell’aspetto tecnico, indubbiamente ricorda tantissimi Animal Crossing, sia nel design dei personaggi o delle ambientazioni, che nella sua natura di community sim. I colori pastello rendono le atmosfere molto accattivanti alla vista, con una tendenza gioiosa e divertente, la conta poligonale non è elevata, le texture sono comunque complessivamente sufficienti per garantire una esperienza complessivamente adeguata, discorso diverso per le animazioni facciali o i dettagli, assolutamente carenti. Hokko Life è localizzato testualmente in lingua italiana, facilitando di molto l’esperienza da parte dell’utente finale.

 

Meccanica di gioco e Gameplay

Il gioco in questione è un life sim, ovvero un titolo in cui l’utente deve abbellire l’ambiente in cui vive (la città di Hokko), svolgendo una serie di incarichi, mantenendo comunque un ritmo estremamente rilassato. L’esperienza non subisce mai rincari di adrenalina o di ritmo, restando sempre ancorata ad un livello molto basilare, tra le funzioni aggiuntive (apprezzate), non possiamo che annoverare la possibilità di arredare le case degli altri abitanti, un aspetto da non sottovalutare.

Nel corso dell’esperienza ci scontriamo purtroppo con missioni e attività troppo ripetitive, all’interno dell’arco della medesima giornata può capitare più volte di dover soddisfare sempre le stesse richieste, come aggiustare sedie, pescare pesci o semplicemente raccogliere legna. Peccato per i tempi di caricamento estremamente lunghi, entrare nelle abitazioni richiede secondi e secondi di attesa, tempi morti che da un titolo restato per oltre un anno in Early Access non ci saremmo mai aspettati.

Discorso simile per la progressione complessiva, sono necessarie diverse ore di gioco per raggiungere un livello tale da far scattare anche un minimo interesse da parte dell’amante dei community sim, segnale che forse gli sviluppatori hanno sbagliato qualcosa, come anche nelle animazioni nelle sessioni di pesca, o semplicemente nei dialoghi, spesso stucchevoli o con una bassissima qualità di scrittura.

 

Hokko Life – conclusioni

In conclusione Hokko Life è un titolo rimandato sul quale non abbiamo voluto inferire ulteriormente, il tentativo di creare la perfetta alternativa ad Animal Crossing è andato a vuoto, sono davvero troppe le defezioni nell’esperienze per consigliare l’acquisto. Le mancanze più grandi le abbiamo risentite nelle animazioni dei personaggi, nella varietà delle missioni da svolgere, in un soundtrack tutt’altro che in linea con le aspettative e le esperienze, ma soprattutto in una eccessiva monotonia di un titolo, che alla lunga diventa tutt’altro che rilassante, quasi stucchevole.

 

 

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