Huawei MatePad Pro 13.2 non è un semplice tablet, è un concentrato di tecnologia di ultima generazione e di perfetto studio di design dell’azienda produttrice, capace di mettere sul mercato un dispositivo che offre davvero la sensazione di avere tra le mani un computer portatile, riducendone al massimo l’ingombro. Vediamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.
Avvicinandoci ad un tablet con display da 13,2 pollici, non ci saremmo mai immaginati di elogiarne le dimensioni ed il peso, avete capito bene, Huawei è perfettamente riuscita nell’impresa di renderlo leggerissimo (pesa infatti solamente 580 grammi), ed estremamente sottile (è spesso soli 5,5 millimetri). E’ chiaro, in termini di lunghezza e larghezza ingombra (raggiunge 289,1 x 196,1 millimetri), ma l’essere sottile ed estremamente leggero, lo rendono facilmente trasportabile ovunque si desideri.
Sin dal primo approccio con il device si ha la sensazione di avere tra le mani un prodotto premium, realizzato in collaborazione con Ale Giorgini, il prodotto è un blocco unico di vetro (con colorazione Golden Black), nel quale la parte posteriore è composta da fibre di vetro con una specifica texture di micro-sabbia, capace di conferire sia estrema eleganza che una vera e propria esperienza sensoriale al tocco. L’occhio vuole la sua parte, e con Huawei MatePad Pro 13.2 non resterete assolutamente delusi, è elegante e quasi unico nel proprio genere.
Sul frame, leggermente curvo, trova posto tutta la connettività fisica, rappresentata dal tasto di accensione/spegnimento (posto nel lato corto superiore), una USB-C 3.2 nel corrispettivo inferiore, i tasti del volume sul lato lungo destro, per finire con sei altoparlanti fisici siti (due per parte) sui lati corti. Una dotazione classica che punta molto forte sulla multimedialità e sull’idea di utilizzarlo più in orizzontale che in verticale.
Il display è indubbiamente la punta di diamante, un OLED Flexible da 13,2 pollici, con risoluzione 2880 x 1920 pixel (tecnicamente 2K) e 262 ppi, un rapporto schermo/corpo del 94% (le cornici sono davvero sottilissime), formato 3:2 (più che ideale per la maggior parte degli ambiti lavorativi), ed un dettaglio/nitidezza che ha quasi dell’incredibile. Anche solo navigare nel menù è una goduria, i colori sono perfettamente riprodotti con cura maniacale (copre completamente la gamma sRGB e DCI-P3), ogni singola sfumatura viene mostrata all’occhio dell’utente, grazie a 1,07 milioni di colori, supporto HDR10, profondità 10 bit ed un rapporto di contrasto 1.000.000:1. La luminosità massima di 1000 nits ne permette facilmente l’utilizzo praticamente ovunque, anche sotto la luce solare diretta. Ad impreziosire il tutto troviamo un refresh rate fino a 144Hz, utilissimo per godere di una fluidità maggiorata, così da limare l’esperienza, anche se la profondità dei colori è davvero un qualcosa di stupefacente.
L’unica interruzione nella continuità del display la troviamo sul lato lungo di destra, dove è presente un notch perfettamente integrato, al cui interno si trova il sensore ToF, utilizzabile per lo sblocco con il viso 3D. Caratteristica plus che conferisce una maggiore sicurezza ed affidabilità nello sblocco, risultando allineato con il FaceID di Apple (è invece assente il sensore per le impronte digitali sotto il display).
Il processore è il Kirin 9000W, un octa-core, accoppiato con 12GB di RAM LPDDR5X e 256/512GB di memoria interna UFS 3.1. Su Huawei MatePad Pro 13.2 torna finalmente un SoC prodotto da Huawei, con risultanti sorprendentemente a fuoco, infatti le prestazioni sono fulminee nella maggior parte delle occasioni, con possibilità di effettuare multitasking con varie app/schede aperte in contemporanea, oppure editare un video, senza oltretutto surriscaldare la parte posteriore del device (sempre fresca ed utilizzabile poggiato sulle gambe senza problemi).
La connettività parte con il bluetooth 5.2, il supporto a Sony LDAC, la presenza di una USB-C 3.1 Gen1 (con uscita video), GPS ed infine WiFi, purtroppo fermo al 5, anche se ovviamente dual-band. Huawei avrebbe voluto fare di più, ma le cause legate al ban non le hanno permesso di andare oltre e tuffarsi nel WiFi di ultima generazione.
La multimedialità raggiunge il proprio apice con il sistema audio integrato, composto da ben 6 altoparlanti fisici, impreziositi da SmartBass e da Huawei Sound (due algoritmi che puntano a migliorare la resa). Il volume massimo che si può raggiungere è davvero elevato, tanto da soddisfare la richiesta di un ambiente da 30 metri quadrati, le frequenze più basse sono sorprendentemente profonde e ben definite, una rarità sui dispositivi di questo tipo, con alti anch’essi nitidi e sorprendenti. La resa la potremmo davvero allineare con quella di un altoparlante bluetooth di fascia media.
Un rapido accenno al comparto fotografico, sebbene comunque si tratti di un aspetto marginale in un tablet. Nella parte anteriore trova posto un sensore da 16 megapixel, di ottima qualità che risulta essere più che ideale per le conferenze o le conversazioni tramite videochiamata, grazie anche al sapiente supporto dei 4 microfoni posti sulla superficie, perfettamente in grado di restituire una resa dettagliata e mai meccanica.
Posteriormente spiccano, in un modulo comunque piccolo e raccolto, un paio di sensori: un principale da 13 megapixel, ed un secondario ultra-grandangolare da 8 megapixel. La resa, ovviamente, non può essere paragonata a quella di uno smartphone di fascia alta, tuttavia si possono ottenere scatti più che discreti nella maggior parte delle occasioni. L’assenza della stabilizzazione ottica porta i video ad essere abbastanza mossi, nonostante si possano registrare in 4K, con una messa a fuoco leggermente ballerina solo con scarsa illuminazione.
Il sistema operativo è Harmony OS 4, una versione fluida e senza difetti particolari da segnalare, anche se con troppe applicazioni pre-installate. Tutti i menù sono perfettamente ottimizzati, adatti agli utenti che hanno poca esperienza, con l’ecosistema Huawei App Gallery oggi pronto ad accogliere una infinità di applicazioni di vario genere, che permettono all’utente di spaziare in moltissimi ambiti. I passi in avanti sono stati enormi, gli utenti non sentiranno per nulla la mancanza dei servizi Google. Tra le funzioni più interessanti, e di cui parleremo nel dettaglio in un futuro articolo, annoveriamo la dock laterale, la suddivisione dello schermo in più finestre, la finestra mobile, i vari shortcuts disponibili, il SuperHub e molto altro ancora.
In dotazione con Huawei MatePad Pro 13.2 abbiamo ricevuto la M-Pencil e la Huawei Smart Magnetic Keyboard, accessori essenziali per incrementare la produttività, dei quali parleremo in maniera più approfondita nel nostro articolo esperienziale in uscita nelle prossime settimane. In ultimo vi parliamo della batteria, un componente da 10’100 mAh, più che adatta per sopportare lunghissime sessioni di utilizzo, fino a raggiungere circa 10 ore di display attivo. Da notare la presenza della ricarica rapida a 88W, un plus da non sottovalutare, che permetterà di caricare completamente il tablet in circa 1 ora.
In conclusione Huawei MatePad Pro 13.2 è il tablet definitivo, il prodotto da consigliare ad occhi chiusi (ancora meglio se abbinato ad un dispositivo dell’ecosistema Huawei) a tutti gli utenti che non vogliono porsi alcun limite, il display è eccezionale, il processore performante e scattante, il design è elegante e facilmente trasportabile, tutto condito con un sistema multimediale da primo della classe. Non lasciatevi spaventare dall’assenza dei servizi Google, Huawei è stata perfettamente in grado di superare tale mancanza con tantissime soluzioni alternative.
Dall’altro lato della medaglia inseriamo l’assenza del WiFi 6, della memoria interna UFS 4.0 (si ferma infatti al 3.0), ed il prezzo di vendita: 999 euro sono tanti per molti, anche se comunque il suo rivale diretto, quale è Samsung Galaxy Tab S9 Ultra è in vendita a 1399 euro (ed è giusto ricordarlo).
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