Recensione In Sound Mind: enigmi e azione in un ottimo horror psicologico

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In Sound Mind è un horror psicologico, sviluppato da We Create Stuff, e pubblicato da Modus Games, che convince per il ritmo, l’idea e l’esperienza complessiva, nella speranza un giorno di poter apprezzare, e vivere, anche un possibile seguito.

 

Trama

Nel corso della vostra avventura impersoniamo Desmond Wales, uno psicologo che si risveglia nel locale in cui viene raccolta l’immondizia del proprio condominio, senza sapere come abbia fatto a finirci, e sopratutto perchè. Da questo punto inizia un lungo viaggio nella mente umana, infatti il personaggio è letteralmente inseguito da una figura misteriosa (una sorta di stalker), che ci porta a riascoltare cassetta dopo cassetta, tutte le sessioni con i nostri pazienti.

Ogni qualvolta che premeremo il pulsante PLAY, verremo catapultati in un nuovo ambiente, in cui cercheremo di aiutare il paziente a superare i traumi che li hanno colpiti, aiutandoli complessivamente nella guarigione. Lo stalker, che coglie ogni occasione per farsi sentire (o vedere, facendovi spaventare non poco) tramite i vari telefoni sparsi per le location, ci accusa però di essere responsabili di suicidi o delle loro problematiche, ecco allora che ogni cassetta permetterà di compiere un piccolo passo verso la verità, aiutando a comprendere tutta la situazione.

Il suo essere horror lo scopriamo nelle ambientazioni tetre e cupe, nello spingere il personaggio all’esplorazione completamente al buio con una sola torcia in mano, ma anche nell’anima dei pazienti stessi. Come detto ogni cassetta ci porterà in un mondo parallelo, nel quale troveremo le ombre dei nostri assistiti, le quale cercheranno di ucciderci in modi molto interessanti.

 

Grafica

Il comparto grafico di In Sound Mind non raggiunge livelli estremi, apprezziamo comunque il level design, ottimi scenari impreziositi da dettagli che rendono l’esperienza ancora più coinvolgente. Addentrandovi nel titolo si perde la troppa attenzione ai poligoni, o alla qualità degli oggetti, tuffandosi in mente sempre più contorte.

Questo è il grande pregio del gioco, la capacità degli sviluppatori di non volersi focalizzare troppo sulla tecnica, ma puntare moltissimo su ambientazioni assolutamente uniche. La colonna sonora è eccellente, un mix di brani e di suoni ambientali, impostati a regola d’arte per accrescere un livello di tensione complessivamente sempre molto elevato.

 

Stili di gioco

L’avventura di In Sound Mind si articola nel cercare di capire, come già anticipato, il motivo per il quale i pazienti si sono suicidati, o sono caduti in disgrazia. Tutto ruota attorno al nostro condominio, dovremo infatti recarsi nel loro appartamento, scovare l’audiocassetta, e poi inserirla nel nostro registratore, per poi tuffarci nel mondo parallelo.

La liberta d’azione è massima, sebbene sempre raccolta all’interno di edifici, non ambientazioni troppo estese. In ognuna di queste sarà possibile raccogliere delle pillole, utili per migliorare le nostre abilità, quali furtività, velocità, resistenza o similari, molto spesso ben nascoste e difficili da trovare. In nostro aiuto accorrerà il fidato, e “magico”, pezzo di vetro raccolto nella prima avventura, sul quale sarà possibile vedere, anche attraverso i muri, il loro posizionamento, data l’assenza di una mappa fisica. Alcune aree saranno completamente interdette, senza avere tra le mani il corretto equipaggiamento, spingendoci a ripercorrere i nostri passi, per riuscire a completare missioni secondarie. I potenziamenti del personaggio sono interamente legati alle suddette pillole, l’inventario non può essere incrementato in nessun modo.

In Sound Mind è un horror per lo stile e le ambientazioni, ma non è un survival, in quanto il personaggio sarà in grado di difendersi. Nel condominio è presente un banco di lavoro tramite il quale costruirsi le armi, ad esempio la pistola, ma solo dopo aver trovato i pezzi sparsi per l’ambientazione.

Al pari dell’esplorazione, l’altro elemento preponderante dell’esperienza riguarda la risoluzione degli enigmi, passaggi fondamentali per riuscire a progredire correttamente nell’avventura. La loro complessità è più che adeguata, non sono mai frustranti, risultano ben congegnati e sempre differenti tra loro; apprezziamo davvero molto il lavoro svolto dagli sviluppatori per fornire un’esperienza diversa ed unica. Interessante è anche la scelta di sfruttare gli elementi che sono risultati fondamentali per sconfiggere determinati boss (i nostri pazienti), anche nelle cassette successive, una progressione, anche in termini di difficoltà, più che adeguata.

 

Nemici e azione

nemici sono rappresentati, oltre dal canonico paziente, da preoccupanti creature d’ombra, le quali presentano una luce al posto del proprio volte, di colore differente in relazione allo stato degli stessi, introducendo anche una piccola deriva stealth, sebbene sia molto lontana da quanto osserviamo altrove.

La meccanica dei suddetti si allontana dai canoni a cui siamo solitamente abituati, non abbiamo notato bug o difficoltà particolari nei movimenti. Sono nemici molto “semplici”, che diverranno complessi da superare nel prosieguo dell’esperienza. Con l’avanzare dell’avventura, infatti, In Sound Mind abbandona leggermente il mondo horror, buttandosi tutto sull’azione vera e propria; non sentiremo più la tensione caratteristica dei primi livelli, arrivando ad un ritmo più frenetico e prepotente, molto più simile ad uno sparatutto. Il passaggio è netto, è un bene per l’esperienza ed il ritmo complessivi, ma allo stesso modo può essere considerato un lato negativo, proprio perché gli utenti che si avvicinano a In Sound Mind avrebbero sperato nel tema preponderante della primo livello (ovvero della paziente che non si voleva specchiare).

 

In Sound Mind: conclusioni

In conclusione In Sound Mind è un titolo che sicuramente convince pienamente perché assolutamente in grado di coinvolgere l’utente con atmosfere e narrazione abbastanza originali. Il gameplay è in progressione nel corso dell’esperienza, abbiamo apprezzato moltissimo la scelta di poter utilizzare gli stessi oggetti per più scopi, realizzando una sorta di continuum tra le parti, un filo conduttore unico. Stesso discorso per gli enigmi, per i numerosi passaggi segreti all’interno del livello che permettono di approfondire le abilità del personaggio, e la loro complessità, mai frustrante, ma sempre di un ottimo livello generale.

Dall’altro lato della medaglia abbiamo una deriva troppo marcata verso gli sparatutto, che potrebbe far storcere leggermente il naso agli amanti degli horror veri e propri, e forse una grafica di qualità in parte inferiore agli ultimi titoli next-gen. Nonostante tutto, il prezzo base di 29,99 euro è ottimo per l’esperienza, motivo per cui possiamo anche chiudere un occhio su qualche piccolo difetto qua e là.

In Sound Mind

29,99 euro
8

Trama

8.0/10

Grafica

7.0/10

Gameplay

8.0/10

Longevità

8.0/10

Ambientazione

9.0/10

Pros

  • Ambientazione eccellente
  • Enigmi di buon livello e vari
  • Gameplay in progressione
  • Narrazione e trama originali

Cons

  • Grafica con qualche imperfezione
  • Solo una tipologia di "nemico"

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