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Recensione Industria: uno sparatutto in prima persona ispirato ad Half Life

Industria è un recente sparatutto in prima persona, sviluppato da Bleakmill, un team composto da pochissime persone, e pubblicato il 30 settembre 2021 da Headup Games su PC, ad un prezzo di circa 19,99 euro. L’ispirazione ad Half Life, il capostipite dei titoli di questo tipo, è molto forte, sebbene comunque punti su un’esperienza completamente diversa.

 

Trama

Industria è ambientato nella Berlino del 1989, esattamente il giorno della caduta del muro che per lunghi anni ha diviso la città in due parti (appunto Berlino Est e Ovest). L’utente impersona una giovane scienziata di un importante centro di ricerca, la quale viene svegliata di soprassalto dalla telefonata del proprio collega, e partnerWalter, con la notizia dell’avvenimento che ha cambiato la storia del mondo.

Il suddetto, preoccupato dei possibili risvolti sul centro, decide di compiere un’azione dalle fortissime ripercussioni. Attivare una porta interdimensionale, abbandonando definitivamente la dimensione conosciuta, verso l’ignoto. Il personaggio interpretato cerca di dissuaderlo, e per questo corre immediatamente presso la struttura, ma è troppo tardi.

Non volendosi dare per vinta, decide di seguire Walter nel viaggio, venendo catapultata direttamente in una versione alternativa di Berlino, una città completamente abbandonata, ed invasa da robot umanoidi (in stile steampunk) molto pericolosi. In seguito ad un approccio iniziale tutt’altro che positivo, arriva la doccia fredda, la donna è in ritardo di 20 anni. Inizierà quindi un’avventura alla scoperta della città, con tante sorprese e difficoltà da superare (e qualche amico che la aiuterà).

 

Grafica

Il comparto tecnico rappresenta forse il limite più grande di Industria, indubbiamente, dato il ridotto numero di sviluppatori, ed il prezzo di soli 19,99 euro, non ci saremmo potuti aspettare diversamente. Il concept e le ambientazioni sono decisamente originali, un qualcosa che difficilmente abbiamo incrociato nel mondo del gaming degli ultimi anni, il level design è ottimo, ciò che manca è forse una pulizia generale, non sempre i dettagli sono precisissimi, sebbene riprodotti in 4K. Il frame rate è altalenante, in determinate scene o situazioni si notano cali quasi ingiustificati, come anche bug abbastanza evidenti sulle ombre, sopratutto nei primi capitoli. Nonostante questi piccoli difetti, è un titolo perfettamente godibile, le ambientazioni sono molto coinvolgenti e spingono all’esplorazione.

Manca completamente la lingua italiana, sia nei sottotitoli che nel parlato (ed è un peccato). La colonna sonora è ben fatta, in linea con il ritmo e l’esperienza, combinata con il giusto mix di effetti sonori ambientali.

 

Gameplay

L’intera esperienza proposta da Industria è un perfetto connubio tra enigmi azione, parlare di esplorazione è quasi superfluo, sebbene comunque nel corso dell’avventura si possano raccogliere vari collezionabili, perlopiù individuati nei documenti, i quali permettono di capire il contorno e tutta la storia che funge da contorno (oltre a qualche disco da riprodurre con il giradischi).

Gli sviluppatori non obbligano a seguire un percorso prestabilito, limitando però le aree che è possibile ispezionare, e giocando molto con le luci. Alcune sezioni sono completamente al buio, per questo sarà necessario utilizzare la torcia, che troviamo nel prologo, prestando attenzione alle batterie (in quanto si consumano). Una scelta che migliora fortemente il gameplay ed il coinvolgimento dell’utente finale.

Gli enigmi non sono particolarmente complessi, esplorando in maniera discreta si possono scovare tutti i pezzi necessari per superarli definitivamente. Non abbiamo notato una progressione particolare, apprezziamo la varietà proposta dagli sviluppatori, in questo modo non sono mai ridondanti, né stancano.

L’interazione con l’ambiente è abbastanza completa, si possono spostare praticamente tutti gli oggetti, e sinceramente non ne capiamo il motivo (se non lanciarli addosso ai nemici). Il sistema di salvataggio è legato al livello di difficoltà selezionato, nel normale si incrocia l’autosalvataggio (sottoforma di checkpoint), mentre in modalità “Hardcore” sarà necessario cercare le macchine da scrivere per salvare manualmente. Il ritmo, anche nelle scene di azione, non è mai troppo elevato.

 

Nemici e meccaniche di gioco

nemici sono interamente rappresentati da umanoidi, ovvero robot, di diverse tipologie e capacità; si passa dai modelli senza armi, sino ad arrivare a chi è in possesso di una mitraglietta, o chi invia una scarica elettrica molto pericolosa. Le meccaniche e gli spostamenti degli stessi sono sicuramente limitati, data la natura del nemico in sé, scorgiamo qualche rimando stealth, sebbene non siano presenti “uccisioni silenziose” (con le giuste precauzioni, si possono evitare gli scontri). Ad ogni modo una buona varietà che accresce il livello di sfida con il proseguire dell’esperienza.

Le armi e le munizioni difficilmente scarseggeranno, non è un survival, sono tutti modelli legati al periodo di fine 1900, con una buona dotazione tra pistole, fucili a pompa o mitragliette, partendo dall’iconico piccone, utilissimo per distruggere le assi o assaltare a “mani nude” i nemici. Il sistema di mira si scosta dai canoni a cui siamo abituati, è abbastanza impreciso, sopratutto nei colpi da lontano. Manca una totale progressione del personaggio, sia in termini di abilità, che di personalizzazione o potenziamento delle armi.

 

Industria: conclusioni

In conclusione Industria è un titolo che, partendo dalla consapevolezza delle limitazioni fisiche in termini di numero di sviluppatori e di prezzo finale di vendita, convince abbastanza. Abbiamo sicuramente apprezzato la trama, perfettamente raccontata (anche se non vediamo mai il volto del personaggio, né possiamo apprezzare scene di intermezzo), e condita con una buona dose di documenti che contornano il tutto, la varietà degli enigmi, ed in parte anche il gameplay (con qualche piccola difficoltà a volte nel “prendere” fisicamente gli oggetti).

Dall’altro lato della medaglia invece la difficoltà maggiore è legata al comparto grafico, non sempre all’altezza della concorrenza attuale, e ad una longevità non eccelsa, 3-4 ore di esperienza sono effettivamente poche. Il titolo, lo ricordiamo, è disponibile solo su PC, ad un prezzo di 19,99 euro.

 

Industria

19,99 euro
7.3

Trama

7.5/10

Grafica

6.5/10

Gameplay

8.0/10

Longevità

6.5/10

Ambientazione

8.0/10

Pros

  • Ottime ambientazioni
  • Narrazione adeguata e trama coinvolgente
  • Gameplay soddisfacente
  • Buona varietà di nemici e di armi

Cons

  • Comparto grafico non sempre all'altezza
  • Longevità ridottissima
  • Manca totalmente l'italiano
Denis Dosi

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