MotoGP 22 è il nuovo capitolo della serie dedicata all’adrenalinico motomondiale, realizzata da Milestone, a cui va il plauso ed il riconoscimento, di essere stata in grado di portare la simulazione a livelli praticamente mai visti prima d’ora. Scopriamolo assieme nella recensione completa.
Miglioramenti importanti rispetto ai capitoli precedenti, per quanto riguarda il comparto grafico, ma ancora una resa leggermente inferiore rispetto a quanto i competitor next-gen possono offrire (Forza Horizon 5 su tutti). Nella nostra prova su Xbox Series X, il frame rate è restato stabile a 60fps, senza cali o rallentamenti degni di nota; un aspetto ammirevole e da non trascurare, in un titolo che punta fortissimo sulla simulazione e sulla precisione dei comandi.
Piloti, circuito e motociclette sono perfette, con colori ben bilanciati, tonalità accese, dettagli e nitidezza; ottimi sono anche i riflessi sull’acqua, con variazioni metereologiche che offrono davvero la sensazione di trovarsi su pista. Ciò che manca è forse un’altrettanta cura nei dettagli della pista circostante, di ciò che non si trova sul tracciato, ma che risiede nelle immediate vicinanze.
Il sonoro è coinvolgente e realistico, con una narrazione perfetta nella NINE Season 2009, ed un Guida Meda sempre pronto a portare la verve che lo contraddistingue, peccato solamente i suoi interventi siano legati all’inizio ed al termine della gara.
I contenuti di MotoGP 22 sono stati completamente rivoluzionati, appoggiandosi comunque sull’ottima base di partenza, del capitolo immediatamente precedente (Carriera Manageriale, campionati, gran premi e simili). Tutta l’attenzione è comunque catturata dalla NINE Season 2009, una modalità bellissima realizzata con la collaborazione di Mark Neale.
Avete in mente Formula 1: Drive to Survive? bene, la NINE Season 2009 la potremmo vedere come la sua trasposizione nel mondo MotoGP di Milestone. Una serie che racconta in maniera dettagliata l’avventura di Valentino Rossi nel motomondiale del 2009, suddividendola in 17 capitoli e 39 scenari. Il gameplay non è solamente focalizzato su quest’ultimo, il bello dell’esperienza sarà anche di controllare gli altri protagonisti della stagione, come Lorenzo o Stoner, nel completamento di obiettivi, atti a ricostruire fedelmente quanto accaduto.
Il tutto è corredato con interviste, scene di intermezzo perfettamente realizzate ed ideate, ed una narrazione che lascia letteralmente a bocca aperta. Che dire, una piacevole novità, non potevamo davvero sperare di meglio.
La simulazione di MotoGP 22 raggiunge i massimi livelli, progredendo nell’avventura diventeremo veri e propri esperti delle giuste traiettorie, della frenata al momento corretto, e della necessità di piegare in curva (ma non troppo). Un’ode a tutti gli amanti del motociclismo, di concezione simile a Gran Turismo 7, se siete soliti a giocare con titoli arcade, forse non fa al caso vostro.
Da non trascurare, ad ogni modo, la presenza di numerosi aiuti, atti a semplificare la vita dei più inesperti, oppure i vari tutorial e la MotoGP Academy, tutti pensati per avvicinare lentamente l’utente alle meccaniche regolano l’intera esperienza. La pazienza e la pratica sono il filo conduttore, sarà necessario imparare a memoria ogni traiettoria o curva, prima di riuscire a concludere con successo una gara.
L’intelligenza A.N.N.A., che ricordiamo controlla tutti i piloti rivali, assume un ruolo decisamente importante nella gara, con una aggressività a volte fin eccessiva, ma atta a rendere l’esperienza da vivere fino all’ultimo centesimo di secondo. Le cadute sono presenti, ma è apprezzata la scelta di evitarle ad ogni contatto, in modo comunque da riuscire a continuare a giocare, anche nel momento in cui la IA andasse troppo oltre le aspettative.
In conclusione MotoGP 22 è un titolo da consigliare ad occhi chiusi agli amanti della simulazione e del motomondiale, ancora meglio se affezionati tifosi di Valentino Rossi. La modalità NINE Season 2009 è un’ode ad uno dei più importanti piloti della storia, riuscendo a garantire narrazione, coinvolgimento, gameplay ed esperienza appagante, tutto in uno. Il focus ancora più serrato sulla simulazione, potrebbe limitare l’accessibilità da parte dei più, ma rende la vittoria di una gara o di un campionato, più soddisfacente, dato l’esserci riusciti tra mille difficoltà.
L’unico lato negativo è forse legato ad un impatto grafico migliorabile, dopo quasi due anni di next-gen, e gli enormi passi in avanti compiuti dalla concorrenza, i ragazzi di Milestone potevano osare leggermente di più.
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