Recensione Need for Speed Unbound: corse graficamente ispirate e di qualità

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Need for Speed Unbound è il nuovo episodio di uno dei titoli di corse arcade in salsa open world più apprezzati al mondo, l’ispirazione alla street art è fortissima nel capitolo corrente, e graficamente fornisce un impatto eccellente, ma riuscirà a sostenere anche il gameplay? scopriamolo assieme nella nostra recensione completa.

 

Trama

A differenza di quanto potreste pensare, Need for Speed Unbound racconta una storia, molto simile ai capitoli precedenti, ma indubbiamente presente. Il protagonista è stato tradito, e per questo motivo vuole avere la propria rivalsa, in che modo però? percorrendo l’unica strada che conosce, quella delle gare.

Tutto è ambientato a Lakeshore City, in particolare al garage di Rydell, nel quale ci ritroviamo in stretta confidenza con l’amica Jasmine. Tutto sembrava andare per il verso giusto, fino a quando la suddetta assegna un lavoro di recupero di un auto; al ritorno in officina ecco l’amara sorpresa, tutte le auto sono state rubate, con Jasmine che fugge via sulla nostra vettura. Passano gli anni, più precisamente due, grazie all’apporto di Tess l’officina riparte a pieno ritmo, permettendoci di tornare a gareggiare, e recuperare di fatto ciò che Jasmine ci ha rubato.

 

Grafica

Lo stile è indubbiamente d’impatto, una grafica a tratti inaspettata da parte del giocatore, nella quale i personaggi sono realizzati in cel shading, una tecnica atipica per i titoli dello stesso tipo, ma indubbiamente apprezzata e piacevole da vedere, con effetti nelle performance su strada che si allontanano ad esempio da un Forza Horizon 5, riuscendo a distinguersi e caratterizzare l’intera esperienza.

Al netto di quanto appena espresso, il comparto grafico non raggiunge i livelli della next-gen, sebbene i tracciati siano ben riprodotti, con dettagli curati ed un’ottima conta poligonale. Il dualismo tra cel shading e realismo spinge a pensare che Electronic Arts avrebbe voluto osare di più, senza però avere il coraggio di stravolgere l’intero gioco. Le vetture sono riprodotte alla perfezione, con effetti visivi assolutamente piacevoli, le ambientazioni offrono un impatto visivo notevole, anche grazie all’ottima gestione degli effetti luminosi.

Nella nostra prova su Xbox Series X non abbiamo notato alcun calo di frame rate, l’esecuzione è sempre stata fissa in 4K 60fps, raggiungendo una fluidità assolutamente invidiabile ed essenziale per un titolo di questo tipo. Il comparto audio è ottimo, lo stile underground lo ritroviamo anche nella colonna sonora, adeguata all’esperienza. Lodevole il doppiaggio in lingua italiana, una caratteristica assolutamente apprezzata, sfortunatamente non sempre presente.

 

Meccanica di gioco e Gameplay

Need for Speed Unbound riprende la meccanica già vista nei capitoli precedenti, è un open world sufficientemente grande e ben realizzato, con scorci suggestivi e dettagli molto precisi, all’interno del quale ci possiamo spostare liberamente, sebbene avremmo apprezzato poter usufruire del viaggio rapido.

Gli spostamenti sono abbastanza lenti, nelle varie aree si trovano le varie missioni da avviare, oppure numerosi rifugi, sbloccabili via via nel coso dell’esperienza, da utilizzare per personalizzare le autovetture (anche acquistarne di nuovo o potenziarla) o il personaggio stesso (sia esteticamente, che nel vestiario. Apprezzato è il dualismo giorno/notte, come già visto in Need for Speed Heat, che permetterà di godere di gare completamente differenti (ad esempio di notte il montepremi è più alto, ma attenzione alla polizia).

L’intero setup di gare culmina con la Grand, un torneo che rivoluziona completamente l’approccio, essendo strutturato come un’esperienza ufficiale, con eventi che compongono le qualifiche, per terminare poi con le gare ad eliminazione. Un’ottima variante che diversifica l’esperienza, senza mai stancare il giocatore.

Il gameplay non si discosta dal classico arcade che ha sempre caratterizzato la serie, gare all’ultimo scontro, con derapate essenziali per non perdere secondi e percorrere rapidamente le vie cittadine, ma non solo. Immutata la distruttibilità ambientale, con numerosi ostacoli che si palesano tutti d’un botto di fronte all’autovettura, innalzando complessivamente il li livello di difficoltà. Gli inseguimenti della polizia sono relativamente semplici, è difficile farsi acciuffare, e sotto questo punto di vista sicuramente gli sviluppatori avrebbero potuto lavorare diversamente, ed in maniera più approfondita. Gli eventi sono abbastanza vari e piacevoli, la longevità è estrema, in questo modo il giocatore si ritrova a poter sviscerare il sistema ed il mondo di gioco, scoprendo un numero impressionante di vetture e di possibilità di personalizzazioni.

 

Need for Speed Unbound – conclusioni

In conclusione Need for Speed Unbound è un titolo che riesce indubbiamente a catturare l’attenzione del giocatore proponendo un aspetto grafico unico nel proprio genere ed in parte innovativo, il cel shading convince ed appassiona, permettendo al titolo di distinguersi dalla massa. Graficamente molto valido, è supportato da un mondo sufficientemente ampio con un frame rate granitico a 60fps, frutto di una eccellente ottimizzazione.

Lato gameplay abbiamo indubbiamente apprezzato il dualismo giorno/notte, sebbene l’inseguimento della polizia, il filo conduttore di tutti i Need for Speed, andasse migliorato ed approfondito, rendendolo più avvincente, di quanto effettivamente è stato. La varietà degli eventi è sufficiente, alla lunga alcuni utenti li potrebbero ritenere simili gli uni con gli altri, ma se da sempre avete apprezzato la serie, non ne resterete assolutamente delusi.

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