Poco X4 GT è uno smartphone dalle prestazioni interessanti, in vendita ad un prezzo assolutamente concorrenziale, a partire da 329 euro, senza nulla da invidiare ai più quotati e costosi modelli in commercio, a partire ad esempio dall’ampio display IPS LCD a 144Hz. Scopriamolo assieme nella recensione completa.
Il prodotto presenta dimensioni generalmente in linea con le aspettative, o comunque con il trend del momento, raggiungendo 163,64 x 74,29 x 8,87 millimetri di spessore, con un peso di 200 grammi tondi tondi. Non risulta essere eccessivamente pesante, né spesso, lo si tiene bene in mano, grazie ad un frame che offre un grip discreto. I materiali utilizzati sembrano essere di buona qualità, non abbiamo notato scricchiolii di alcun tipo, dando l’impressione di essere robusto ed affidabile.
La back cover è realizzata in plastica, con finitura opaca che permette di trattenere meno le impronte, anche se risulta essere più difficile da pulire. Il modulo delle fotocamere è di poco in rilievo rispetto alla scocca, senza dare troppo fastidio una volta poggiato sul piano di lavoro.
Il frame mantiene tutto il proprio spessore, è anch’esso in plastica, in questo caso lucida, con tutta la connettività fisica. Superiormente è presente il jack da 3,5mm, sul lato destro i tasti del volume e di accensione/spegnimento (con il sensore delle impronte digitali), mentre inferiormente sono stati integrati l’altoparlante fisico, il carrellino delle SIM e la porta USB type-C 2.0 (no uscita video). Il Poco X4 GT non ha alcuna certificazione di impermeabilità.
Il compromesso più grande di questo prodotto è sicuramente rappresentato dal display, un IPS LCD che riesce a garantire una discreta qualità, con i suoi 6,6 pollici di diagonale e la risoluzione FullHD+ (2460 x 1080 pixel), ma non a raggiungere il livello di un AMOLED (o OLED). I colori sono buoni e ben bilanciati, con il pieno supporto all’HDR 10 e alla gamma dinamica DCI-P3, ciò che manca è proprio la precisione del nero totale, tendente al grigio (come in tutti gli IPS LCD). Ottimi invece dettaglio e nitidezza.
Tale piccola mancanza viene mitigata dalla frequenza di aggiornamento fino a 144Hz (può essere impostata anche a 90Hz o 60Hz), soluzione ideale per il gaming, e per garantire una fluidità quasi senza pari. La luminosità massima di 650 nit è perfetta per l’utilizzo sotto la luce solare diretta, la frequenza di campionamento touch di 270Hz, invece, garantisce input immediati senza latenza o ritardi. La protezione dell’intero display è fornita dal Gorilla Glass 5.
Il processore è il MediaTek Dimensity 8100, con processo produttivo a 5 nanometri, affiancato da una GPU Mali G610. Le configurazioni acquistabili sono sostanzialmente due: 8GB di RAM LPDDR5 e 128 o 256GB di memoria interna UFS 3.1. Le prestazioni rappresentano invece il punto di forza del Poco X4 GT, un terminale che non ha nulla da invidiare a dispositivi ben più costosi, in grado di eseguire qualsiasi gioco presente sul Play Store senza alcuna difficoltà. Eccellente il sistema di raffreddamento a liquido, una dissipazione migliore delle aspettative, che difficilmente fa scaldare il dispositivo nella parte posteriore.
Lo sblocco può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali sul tasto di accensione/spegnimento, o il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi l’accesso al sistema è molto rapido, non presenta rallentamenti o defezioni particolari da segnalare. Il carrellino delle SIM integra solamente due slot, utilizzabili per il dual SIM o per l’espansione della memoria.
Il Poco X4 GT è uno smartphone 5G, con connettività Wifi 6 dual band, bluetooth 5.3, GPS e chip NFC. E’ presente, come anticipato, il jack da 3,5mm ed anche il sensore IR. L’audio è stereo, vengono utilizzati entrambi gli speaker fisici posti sui lati corti, per una qualità complessiva superiore alla fascia di prezzo. Il volume è sufficiente per un ambiente da 25 metri quadrati circa, con dettagli e nitidezza molto buoni (supporto Dolby Atmos, Hi-Res e Hi-Res Audio Wireless).
Il comparto fotografico è composto da 3 sensori differenti, suddivisi in un principale da 64 megapixel, con apertura F1.89, un ultra-grandangolare da 8 megapixel, con apertura F2.2 ed angolo di visuale di 120 gradi, per finire con un obiettivo macro da 2 megapixel con apertura F2.4.
In condizioni di forte luminosità le immagini sono molto interessanti, sopratutto in termini di dettaglio e rispetto della gamma cromatica. La definizione è ottima, con colori precisi, mai troppo saturi o contrastati; ciò che manca è forse un filo di nitidezza, sia a favore che controluce. Senza difetti il bilanciamento del bianco e la gestione delle forti luci. Una resa che, in queste condizioni, la possiamo equiparare ad uno smartphone da 500 euro circa.
Nel momento in cui la luminosità cala, le prestazioni si riducono di conseguenza, il rumore digitale si vede presto, con il rischio di scatti micro-mossi, data l’assenza di uno stabilizzatore ottico sul sensore. I colori restano sempre fedeli alla scena, senza mai spingere troppo sul contrasto o la saturazione, mentre dettagli e nitidezza sono in linea con quanto raccontato nel paragrafo precedente. La gestione delle forti luci ed il bilanciamento del bianco riescono a restituire uno spaccato della scena, senza alterazioni. E’ presente la modalità notturna, che migliora di molto la luminosità generale, oltre ai dettagli, rischiando però di incrementare anche il rumore digitale.
I video vengono realizzati al massimo in 4K a 30fps, è presente anche una modalità ultrastabilizzata, ma solo in FullHD. L’autofocus ha funzionato correttamente in ogni condizione di luce, non è mai stato troppo ‘scattoso’, risultando essere affidabile e ben realizzato. La stabilizzazione è rivedibile, non la migliore che abbiamo mai visto, realizzare un video stabile camminando è molto complicato.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 16 megapixel, con apertura F2.45, di buona qualità generale. I colori sono leggermente più spenti rispetto alla camera posteriore, con sempre una nitidezza in fase calante; dall’altro lato della medaglia abbiamo apprezzato la definizione ed i dettagli, gli effetti bokeh e la gestione delle sorgenti luminose (come il sole, per intenderci).
Il sistema operativo è Android 12, con patch di sicurezza aggiornate a Giugno 2022, e personalizzazione grafica MIUI 13.0.3 per POCO. Le differenze rispetto a quanto osserviamo quotidianamente sugli Xiaomi sono pressoché minime, poche personalizzazioni, ed un launcher di pochissimo modificato. Per il resto presenta le stesse positività dell’interfaccia classica, con una profondissima personalizzazione in ogni area, pochi difetti, bug o rallentamenti di sorta. L’unica negatività riguarda l’inserimento della pubblicità all’installazione delle applicazioni.
La batteria è un componente da 5080mAh, con supporto alla ricarica rapida a 67 watt, non inversa o wireless. L’autonomia è ottima, non è un battery phone, ma è possibile pensare di ricaricarlo ogni 2 giorni, anche con un utilizzo intenso; nei nostri test abbiamo superato le 4 ore di display attivo, che in genere rappresentano la media ponderata (secondo i nostri standard).
In conclusione Poco X4 GT è a tutti gli effetti un best buy da non perdere assolutamente di vista, un prodotto perfetto per gli utenti che vogliono avere il massimo con il minimo sforzo, sopratutto in termini di prestazioni, autonomia ed in parte per il comparto fotografico. Il prezzo in promozione di soli 329 euro è da non lasciarsi sfuggire.
Le negatività sono relativamente ridotte, riguardano più che altro l’assenza di un display AMOLED, sarebbe stata davvero la ciliegina sulla torta.
Il termine yinhun, letteralmente "anima femminile", indica in Cina una pratica antica e complessa che prevede la celebrazione di matrimoni…
La colazione è spesso definita come il pasto più importante della giornata, in quanto ha il potere di attivare il…
Con il morbo di Alzheimer si è brancolati nel buoi per molto tempo. Ci si è concentrati su una teoria…
Differentemente da quanto tutti si aspettavano, Apple non ha presentato un nuovo modello di iPad base nel corso del mese…
Call of Duty: Black Ops 6 è l'ultima fatica di Treyarch e Raven Software, uno sparatutto che prende quanto di buono…
Ogni età da quando l'uomo esiste è caratterizzata dalla presenza di varie problematiche, alcune di origine naturale e altre causate…