Recensione Realme 10: il nuovo best buy sotto i 300 euro?

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Il mercato degli smartphone si sta facendo sempre più ricco di prodotti di buon livello a prezzi relativamente bassi, è questo il caso di Realme 10, la nuova creazione dell’azienda orientale, che punta a soddisfare il maggior numero di utenti, richiedendo in cambio una spesa non superiore ai 300 euro. Vediamolo nel dettaglio con la nostra recensione completa.

 

Estetica e design

L’impatto estetico di questo Realme 10 ricorda distrattamente il Realme C33, una back cover interamente realizzata in plastica lucida (che trattiene purtroppo le impronte), costellata di brillanti che creano interessanti e divertenti giochi di luce. Il modulo delle fotocamere è in rilievo rispetto alla scocca, forse fin troppo; i materiali costruttivi rientrano nella fascia bassa, sono abbastanza plasticosi ed allineati con i concorrenti.

Lo stile moderno lo ritroviamo anche nelle dimensioni, il prodotto raggiunge 159,9 x 73,3 x 7,95 millimetri di spessore, con un peso di 178 grammi circa. E’ uno smartphone che difficilmente utilizzerete con una sola mano, tuttavia è abbastanza sottile e leggero in confronto a quanto il mercato è in grado di offrire.

Il frame è in plastica, con la stessa colorazione della cover posteriore, non è scivoloso nemmeno con le mani bagnate. Sul lato sinistro troviamo il carrellino delle SIM, sul destro i tasti di accensione/spegnimento e del volume, mentre inferiormente il jack da 3,5mm, la porta USB type-C e l’altoparlante fisico.

 

Hardware e Specifiche

Il display è un Super AMOLED da 6,4 pollici, con risoluzione 2400 x 1080 pixel (FullHD+), un rapporto schermo/corpo del 90,8% (quindi con cornici sufficientemente sottili), e protezione Gorilla Glass 5. Uno degli aspetti più positivi del modello recensito, il dettaglio e la definizione sono eccellenti, con una risoluzione che supera la concorrenza della medesima fascia di prezzo.

A migliorare il tutto troviamo il refresh rate 90hz, per una maggiore fluidità, il touch sampling 360hz, per una maggiore reattività, ma anche il supporto del 98% della gamma cromatica NTSC 16,7 milioni di colori. Proprio quest’ultimi sono decisamente fedeli, ed in grado di mostrare ogni singola sfumatura, senza risultare eccessivamente saturi o contrastati.

Il processore è il MediaTek Helio G99, con processo produttivo a 6 nanometri, un octa-core con frequenza di clock a 2,2Ghz, accoppiato con la GPU ARM G57 MC2. La configurazione di base prevede fino a 8GB di RAM LPDDR4X e fino a 256GB di memoria interna UFS 2.2 (espandibile). Le prestazioni non entusiasmano, ma restano allineate con la fascia di appartenenza, è un prodotto che può essere tranquillamente utilizzato per le operazioni di base, anche in multitasking, ed in parte per il gaming. I tempi di apertura sono discreti, se sotto sforzo non scalda particolarmente nella parte posteriore.

Lo sblocco del Realme 10 può avvenire in due modi: sfruttando il sensore per le impronte digitali sul tasto di accensione/spegnimento, ed il riconoscimento del viso 2D. A differenza di quanto ci saremmo aspettati, i tempi di accesso al sistema sono stati più lenti del sito, niente di troppo marcato, ma comunque inferiori alla media.

Il carrellino delle SIM integra 2 slot, utilizzabili per l’espansione di memoria e le SIM. La connettività è garantita dal 4G, dal WiFi ac dual band (2,4 e 5GHz), bluetooth 5.1, chip NFC e GPS; è presente, come anticipato, il jack audio da 3,5mm. L’audio è mono, viene sfruttato solamente lo speaker posto nella parte inferiore, con un volume massimo discreto, soddisfa ambienti da 25 metri quadrati circa, senza però convincere appieno in termini di dettaglio e nitidezza. I picchi sono appaiono essere abbastanza distorti, i bassi sono quasi completamente assenti.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Il comparto fotografico è composto da 2 sensori differenti, in particolare un principale da 50 megapixel, con apertura F1.8 ed angolo di visuale di 77 gradi, ed un bianco/nero da 2 megapixel cn apertura F2.4 e angolo di visuale di 88 gradi (poco utile nell’utilizzo quotidiano).

In condizioni di forte luminosità gli scatti sono in linea con la fascia di prezzo, senza però andare oltre, almeno in termini di dettaglio e nitidezza. La gamma dinamica non è troppo ampia, non si notano troppe sfumature, ed allo stesso tempo i colori rischiano di essere più contrastati e saturi del previsto. La gestione delle forti luci non presenta difetti di sorta, anche se in alcune occasioni ha rischiato di bruciare lo scatto.

Con poca luce troviamo tutti i difetti degli smartphone di fascia bassa, il rumore digitale si vede praticamente subito, e l’assenza di uno stabilizzatore ottico porta a rischiare continuamente di realizzare scatti leggermente mossi. Il bilanciamento del bianco tende al giallastro, abbandonando il bianco puro che abbiamo inquadrato in alcune occasioni, con colori più spenti. Il dettaglio e la nitidezza calano con il diminuire della luce generale.

video vengono registrati al massimo in FullHD 60fps, l’autofocus si è comportato complessivamente bene, con qualche scatto di troppo con poca luce, mentre la stabilizzazione digitale poteva essere migliore. E’ difficile pensare di registrare un filmato stabile camminando, anche se avete la mano ferma.

Anteriormente è stato posizionato un sensore da 16 megapixel, con apertura F2.45 e angolo di visuale di 79,4 gradi. L’effetto bokeh è discreto, con un buon scontornamento del soggetto, i colori sono complessivamente buoni, con un sufficiente dettaglio.

Il sistema operativo è Android 12, con patch di sicurezza aggiornate a Ottobre 2022, e personalizzazione grafica Realme UI 3.0. La navigazione è fluida, senza lag o rallentamenti di sorta; le funzioni che possiamo raggiungere non cambiano rispetto agli altri modelli Realme. Troviamo una buona personalizzazione, la possibilità di espandere la RAM con altri 5GB virtuali, il volume al 200%, la barra laterale intelligente, le finestre flessibili, lo schermo diviso, la modalità semplice, le gestures, lo spazio gioco e simili.

La batteria è un componente da ben 5000mAh, con supporto alla ricarica rapida a 33 watt, senza ricarica wireless. L’autonomia è superiore alla media, nei nostri test abbiamo anche superato le 4 ore di display attivo, senza raggiungere i livelli di un vero e proprio battery phone.

 

Realme 10: conclusioni

In conclusione Realme 10 può essere una valida alternativa per gli utenti che non vogliono spendere cifre eccessive, ed avere tra le mani uno smartphone curato, dal buon design, e generalmente solido nelle performance (SoC, sistema operativo e fotografie), impreziosito dalla presenza di una autonomia che supera quella dei diretti concorrenti.

Dall’altro lato della medaglia troviamo l’assenza del 5G e della fotocamera grandangolare, con stabilizzazione migliorabile ed un lettore di impronte digitali non sempre preciso.

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