Sony LinkBuds sono le cuffiette innovative di casa Sony, una delle aziende che hanno fatto la storia del settore, con prodotti consumer di altissimo livello, ad esempio la serie WH-1000, pronti a soddisfare anche gli audiofili più accaniti. Da poco sbarcate sul mercato, rappresentano una scelta coraggiosa per distinguersi ed innovare, in un mercato via via sempre più saturo di prodotti molto simili tra loro; conosciamole da vicino nella nostra recensione completa.
Il design delle Sony LinkBuds è un qualcosa di unico nel proprio genere, il prodotto è sostanzialmente suddiviso in due parti: trasduttore ad anello e corpo centrale (in cui trovano posto batteria, sensori e microfoni). L’idea nella loro realizzazione, data la consapevolezza che al giorno d’oggi milioni di persone si muovono con le cuffiette nelle orecchie, è stata di fornire audio di qualità, senza però isolare l’utente dall’ambiente circostante (in netto contrasto con la cancellazione del rumore). Il driver ad anello (proprietario e creato ad hoc per l’occasione), con ovviamente il foro centrale, non funge da tappo al rumore ambientale, ma lo lascia fluire senza intoppi.
Quest’ultima peculiarità incrementa l’ergonomia, proprio perché riesce ad evitare la sensazione di pressione che spesso il suono può causare; il motivo è semplice, se avete cuffiette con bassi molto potenti, le suddette frequenze spostano piccoli quantitativi d’aria che vanno a scendere nel canale uditivo, generando proprio la pressione. Il posizionamento nel padiglione auricolare non è intuitivo, necessita di una piccola pratica, ma data la presenza delle alette in silicone, l’aggancio è molto buono, permettendo l’utilizzo anche per leggere sessioni di allenamento.
Il peso di 4,1 grammi, testimonia l’incredibile portabilità del prodotto; il case è realizzato interamente in plastica, opaca di colorazione bianca con un effetto marmo, di discreti materiali costruttivi. L’apertura è a molla, sfruttando il pulsante anteriore, un sistema che impedisce l’apertura con un mano, o comunque l’eventuale fuoriuscita nel trasporto. Discorso simile per l’aggancio interno delle cuffiette, posizionandole nel case non andranno solamente poggiate, ma sarà necessario spingerle fino al clic che segnalerà l’avvenuto collegamento (e poi non si staccheranno più).
Il case ha dimensioni estremamente ridotte (41,4 x 48,5 x 30,9 millimetri con 34 grammi di peso), può stare senza problemi nella tasca dei pantaloni, nella parte posteriore sono presenti il pulsante per il pairing e la porta USB type-C per la ricarica (assente la ricarica wireless).
Le Sony LinkBuds integrano il chip Sony V1, esattamente lo stesso delle WF-1000XM4 per intenderci; il volume massimo è abbastanza elevato, ma non eccessivo da rendere fastidioso l’utilizzo. Il form factor le rende complesse da utilizzare in aree particolarmente rumorose, ma partendo da questa consapevolezza, non possiamo che essere felici della resa complessiva.
Le frequenze più basse sono presenti, sebbene in forma estremamente ridotta per svariati motivi; il range perfetto è legato ai medi, dotati di un dettaglio e nitidezza praticamente invidiabili. Discorsi simile per gli alti, le voci femminili non sono distorte, le Sony LinkBuds permettono di goderne ogni singola sfumatura. L’altro aspetto “negativo” del form factor è legato alla dispersione del suono, per questo motivo non possono essere paragonate alle più classiche e performanti in-ear, in quanto la resa è più sporca dei top di gamma del settore.
Il prodotto recensito è compatibile con tutti i dispositivi con connettività Bluetooth 5.2, supportando i formati audio SBC e AAC, con profili A2Dp, AVRCP, HSP e HFP, ma non i Qualcomm aptX. Il sincrono, ad ogni modo, rasenta la perfezione, non abbiamo notato ritardi di alcun tipo tra audio e video. Il supporto al protocollo Google Fast Pair rende la sincronizzazione rapidissima su Android, peccato non si possano collegare contemporaneamente a più smartphone/tablet.
Il sistema di controllo segue l’innovazione del form factor, le Sony LinkBuds non vengono controllate tramite la classica area di sensibilità con comandi touch, ma con le vibrazioni. In parole povere, sarà possibile fare un doppio/triplo tap anche semplicemente sulla guancia, che le cuffiette saranno in grado di recepire il comando, e procedere con la risposta necessaria. Il sistema funziona quasi alla perfezione, l’estensione dell’area è un’idea assolutamente vincente che amplia a sua volta la rapidità e la facilità di esecuzione.
La batteria delle singole cuffiette è molto limitata, proprio per rientrare in dimensioni/peso, e raggiunge circa 2,5 ore di utilizzo continuativo, per essere estesa a 15 ore sfruttando i cicli di ricarica garantiti dal case. Come detto, è assente la ricarica wireless.
La personalizzazione è ottima, grazie all’applicazione ufficiale Sony, compatibile con tutti gli smartphone in commercio. Oltre al solito equalizzatore, che permette di scegliere tra più preset, segnaliamo la presenza della tecnologia DSEE e al 360 reality audio. Da non trascurare la presenza dello Speak to Chat, che metterà in pausa la musica quando iniziamo a parlare, e l’assistente vocale integrato (attivabile con le keyword classiche). I comandi descritti in precedenza possono essere a loro volta personalizzati, sempre via applicazione.
Le Sony LinkBuds sono cuffiette uniche e rivoluzionarie, che per questo motivo non piaceranno a tutti, e presentano piccoli dettagli da limare, ma che allo stesso tempo possono essere considerate come un’ottima base di partenza per il futuro. Presentano certificazione IPX4 per la resistenza agli schizzi d’acqua, il sensore di prossimità integrato per la pausa automatica, un sistema di controllo innovativo, audio di discreta qualità, ed un form factor legato all’interconnessione con il mondo, ma con un’ergonomia invidiabile.
A tutto questo si aggiungono microfoni che gestiscono perfettamente le chiamate, con un’ottima soppressione del rumore, ed una voce leggermente metallica.
La matematica dei numeri primi, da sempre fonte di fascino e mistero, ha appena compiuto un importante passo in avanti.…
Siete alla ricerca del regalo di Natale perfetto, ma non avete tempo di girare per negozi? Amazon arriva in vostro…
Quando si parla di attività sedentarie, si tende spesso a collegarle a rischi per la salute, come obesità, malattie cardiovascolari…
Si torna a parlare di Apple e del suo interesse verso il mercato dei dispositivi pieghevoli. Nonostante l'azienda non abbia…
L'investimento da 140 miliardi di $ di AT&T in 5G, fibra ottica e tecnologia satellitare segna un passo trasformativo nella…
I pacemaker, dispositivi essenziali per regolare il battito cardiaco, hanno rappresentato una svolta nella medicina cardiovascolare. Tuttavia, alcune sfide tecniche,…