Recensione The Knight Witch: un mix riuscito tra tanti stili

Date:

Share post:

The Knight Witch è un titolo che porta tra le mani dell’utente un’esperienza finale che potremmo definire il giusto mix tra vari stili e settori del mondo videoludico, agli sviluppatori va riconosciuto il merito di aver voluto osare, ottenendo davvero ottimi risultati finali. Scopriamo il tutto da vicino nella nostra recensione completa.

 

Trama

Il costrutto narrativo che si nasconde alle spalle dell’esperienza non è particolarmente complesso è unico, anzi si appoggia sui classici canoni, senza riuscire ad innovare. La storia narra del regno di Daigadai, una terra prospera ed in pace, fino ad una carestia che spinse la Famiglia Reale a compiere atti indicibili pur di non perdere i propri privilegi. Stanchi dei soprusi dei potenti, gli abitanti crearono un gruppo di ribelli che potesse porre fine all’egemonia, la sconfitta sembrava certa, fino a quando non arrivarono le Knight Witch, quattro creature fantastiche che acquisivano il proprio potere dalla fede che il popolo riponeva in loro.

La battaglia fu violentissima, le Knight Witch riuscirono a scalzare i golem dell’armata, ma non riuscirono ad impedire la distruzione. Si creò un cratere di indicibili dimensioni al centro del pianeta, tutto sembrava perduto, ma ancora una volta il Fato fu benevolo nei confronti degli abitanti, poiché emerse dalle viscere della terra una città antica, il suo nome è Dungeonidas, creata dai giganti Hexkari, dotata di un ecosistema a sé stante e perfettamente vivibile per il popolo.

Gli anni passarono ancora in pace e tranquillità, fino a quando il Male non tornò a bussare alle porte di Dungeonidas, i golem erano tornati, le Knight Witch erano sparite, e qui entriamo in gioco noi, impersoniamo Rayne, una semplice guerriera che aspirava a diventare una Knight Witch, doveva solo guadagnarsi la fiducia e la fede del popolo. Una storia ben raccontata che vuole fornire il giusto contesto all’esperienza, sebbene comunque sia basata su tantissimi clichè già visti in precedenti titoli o pellicole cinematografiche.

 

Grafica

La nostra prova si è articolata su PC (Steam), graficamente gli sviluppatori hanno voluto mantenere uno stile fumettistico con colori pastello che è sicuramente piacevole alla vista e nell’esecuzione di tutta l’avventura. Le texture sono abbastanza precise, con una conta poligonale più che sufficiente, data la tipologia del titolo, che ricordiamo essere a scorrimento orizzontale. I fondali sono disegnati a mano e sono davvero stupendi, i colori molto saturi permettono di distinguere alla perfezione i proiettili ed i personaggi in sovraimpressione.

Le negatività sono sostanzialmente due: è localizzato in lingua inglese, ed i tempi di caricamento spesso sono troppo lunghi, andando difatti a spezzare il buon ritmo che si viene a creare nel corso dell’avventura in sé. Chiudendo un occhio su questi due aspetti, l’art direction è comunque piacevole ed adeguato.

 

Meccanica di gioco e Gameplay

The Knight Witch di base può essere definito come un metroidvania costellato da centinaia di nemici e boss di vario genere, tutti da sconfiggere utilizzato le svariate armi a disposizione, oltre ad una serie di ottime abilità speciali. Il livello di difficoltà non è eccessivamente elevato, il titolo non risulta essere frustrante, il controllo del personaggio non potrebbe essere più semplice, e richiede solamente l’utilizzo dei due stick analogici (con la possibilità di affidarsi alla mira istintiva), a cui presto si aggiunge la schivata essenziale in titoli di questo tipo e non solo.

Le abilità speciali sono legate al mazzo di carte, composto da 30 unità, dal quale pescare una selezione di tre carte per ogni singolo livello. La varietà di abilità è davvero impressionante, troviamo ad esempio scudi magici, asce energetiche, fulmini, magie e chi più ne ha più ne metta, garantendo difatti una buonissima versatilità e diversificazione nell’approccio al combattimento. Tutte queste abilità accessorie vanno ad accrescere l’anima shoot’em up, offrendo all’utente la possibilità di scegliere la configurazione più adatta al proprio stile.

La progressione del personaggio è legata a due alberi di abilità, Knight e Witch, rappresentanti appunto i potenziamenti legati al fuoco primario e tutta la parte relativa alle carte. Al termine di ogni livello dovremo tenere una conferenza stampa, sì avete capito bene, con una serie di risposte multiple che ci permetteranno di accrescere la fede del popolo nei nostri confronti. Una scelta atipica, ma che comunque porta un qualcosa di diverso rispetto a ciò che siamo abituati a vedere.

 

The Knight Witch – conclusioni

In conclusione The Knight Witch è, come dicevamo in apertura, il giusto mix tra un metroidvania, uno shoot’em up ed un gioco di carte, gli sviluppatori hanno avuto coraggio e sono riusciti a produrre un’esperienza di ottima caratura e qualità generale. I suoi punti di forza sono difatti legati al gameplay, ad una grafica originale e ben realizzata, nonché un ritmo serrato che non lascia nemmeno un secondo per respirare.

Dall’altro lato della medaglia invece abbiamo una storia che vuole essere complessa e profonda, ma che al contrario non riesce a distinguersi, ed un albero delle abilità che poteva essere strutturato meglio.

Related articles

Memoria: la formazione danneggia il cervello sul momento

Come funziona la memoria? Senza pensarci molto, per i più è un processo astratto, ma in realtà nel...

WhatsApp: arriva la sezione delle chat preferite

Dopo aver lavorato su una sezione dedicata ai contatti preferiti, WhatsApp vuole fare ancora di più. Scovata nei...

Il “secondo cuore”: il muscolo soleo e la sua importanza per la nostra salute

Il soleo, spesso definito il nostro "secondo cuore", è un muscolo situato nella parte inferiore della gamba che...

TikTok fa un passo indietro: tolta l’app che pagava gli utenti

Nell'ultimo periodo si è ampiamente discusso di TikTok, realtà che non sta vivendo un grande periodo negli Stati Uniti,...