Negli ultimi tempi si è spesso parlato dei videogiochi e della dipendenza che questi possono causare. Diverse azienda hanno condotto varie ricerche al fine di dimostrare quanto i giovani di oggi, e non solo, siano sempre più succubi delle console e degli smartphone. E’ a ragione di ciò che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di intervenire in merito. La dipendenza dai videogiochi sarà considerata presto come una vera e propria malattia.
Sono sempre di più i giochi che “ipnotizzano” gli utenti ore e ore. Qualche mese fa vi abbiamo parlato del malevolo effetto che i battle royale hanno provocato a numerosi giovani. Si parla di aggressività e inconsapevolezza di esagerare. Ad essere coinvolti non sono solo i più giovani. Molto spesso, infatti, a cadere nel giro sono anche gli adulti.
Ebbene sì, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha tenuto la consueta assemblea generale annuale a Ginevra. L’assemblea ha avuto modo di affrontare la questione “dipendenza dai videogiochi” in maniera molto approfondita. Dopo un periodo di riflessione, questa ha deciso di riconoscere la condizione come una vera e propria malattia. A fronte di ciò è stato proposto un nuovo elenco ICD-11 che andrà in vigore a partire dal primo gennaio 2022 e alla quale dovranno attenersi tutti i paesi facenti parte dell’organizzazione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel prendere la decisione, ha parlato di persone che non si rendono conto della quantità del tempo che trascorrono davanti ai videogiochi. Inoltre, questi molto spesso finiscono per sostituire attività quotidiane con il gioco. E’ in casi come questi che la condizione viene considerata una malattia.
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