Zoom è il noto servizio di meeting online divenuto famoso durante il periodo del lockdown. Da tempo, questo viene criticato per l’assenza di una crittografia end-to-end per i meeting gratuiti. Come potete immaginare, una cosa del genere mette a serio rischio la privacy degli utenti. Finalmente, dopo le lamentele, la casa ha finalmente deciso di rimediare.
Con un annuncio ufficiale, Zoom ha fatto sapere che, a breve, renderà disponibile la crittografia end-to-end anche per tutti gli account gratuiti. Parliamo di un grosso salto in avanti che porterà decisamente più utenti sulla piattaforma. Scopriamo tutti i dettagli a riguardo.
Zoom: ecco come funzionerà la crittografia end-to-end per account gratuiti
Zoom si sta impegnando per rendere il suo servizio il più sicuro e attendibile possibile. Ricordiamo che, a ragione di ciò, a maggio l’azienda ha acquistato Keybase per migliorare i protocolli di sicurezza. La crittografia end-to-end arriverà, al momento, solo sulle app Android e iOS. Per i meeting via web bisognerà attendere ancora un po’. Attivata la crittografia, non sarà più possibile effettuare registrazioni sul cloud, reagire ai meeting e attivare le trascrizioni.
Per evitare abusi, l’azienda ha fatto sapere che per abilitare la funzione richiederà il numero di telefono degli utenti e le informazioni di fatturazione. L’update contenente la novità non è ancora arrivato negli store di Apple e Google, tuttavia, lo farà a breve. Restate in attesa per tutti gli eventuali aggiornamenti a riguardo.
Ph. credit: zoom.us