Nonostante l’azienda abbia rassicurato tutti gli utenti, in molti continuano ad avere dubbi sulla sicurezza di WhatsApp. Quello che però pochi sanno è che, grazie al GDPR, è possibile richiedere alla casa i dati che registra sul nostro conto. Come si fa? Andiamo a scoprirlo insieme.
Non si tratta di una cosa riguardante solo WhatsApp. Tutti gli utenti residenti all’interno dell’Unione Europea possono richiedere, per legge, i dati che le aziende collezionano su loro conto. Nel caso dell’app di messaggistica di Facebook, la procedura di richiesta risulta essere semplice ed intuitiva. Ecco in cosa consiste.
Siete curiosi di sapere quali sono i dati che WhatsApp colleziona sul vostro conto? Bene, in semplici mosse è possibile fare richiesta all’azienda dell’intera lista. Qui di seguito andiamo a riportarvi tutta la procedura:
Una volta inviata la richiesta, sono necessarie circa 72 ore per ottenere un rapporto completo sui dati che l’azienda trattiene. Appena pronto, questo appare all’interno della pagina di richiesta sotto forma di archivio da consultare o da trasferire ad altre app. Le informazioni contenute sono: L’orario in cui è stata inviata richiesta del rapporto, il produttore e il modello del dispositivo che utilizzano, i numeri di telefono dei contatti WhatsApp, i termini di servizio accettati (specificando data e ora in cui sono stati accettati), le impostazioni della Privacy, i numeri bloccati, ecc.
Niente più segreti, quindi, tra WhatsApp e gli utenti. Ora la domanda è: riuscirà il rapporto a tranquillizzare gli utenti più dubbiosi? Restate in attesa per eventuali aggiornamenti a riguardo.
Ph. credit: WhatsApp.com
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