Brevettati nuovi droni autonomi anticaduta

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La Conferenza di Robotica e Sistemi Intelligenti (IROS) è una conferenza annuale istituita dal 1988 in cui esperti e team da tutto il mondo mostrano le proprie invenzioni. Durante le conferenze si conosce il mondo dei robot intelligenti e delle macchine astute, si analizzano i suoi limiti e si cercano soluzioni. Durante la conferenza si tengono anche forum, tutorial, mostre e tour tecnici per conoscere sempre di più ogni aspetto di questo affascinante mondo.

Uno dei temi principali della conferenza 2018 tenutasi in Spagna sono stati i droni. I droni sono un velivolo senza pilota che negli ultimi anni stanno assumendo una grande importanza. I primi brevetti risalgono a fine Ottocento, qualche idea più interessante durante la Prima Guerra Mondiale ma la vera realizzazione è avvenuta intorno agli anni Duemila.

Oggi i droni sono usati per molti scopi: ricerca, consegna di pacchi, inseguimenti, monitoraggio, videosorveglianza, gioco. Un vero problema che colpisce da sempre riguarda il danneggiamento di un motore o di una parte della struttura durante il volo. Normalmente se si danneggia un motore, una parte dell’elica o un altro pezzo importante il drone cade e si perde tutto e anche il suo utilizzo. Durante la IROS è stata presentata una soluzione.

 

 

 

 

 

 

La soluzione IROS: quadricotteri autonomi

Un team di ricerca ha presentato quest’anno un quadricottero autonomo in grado di proseguire il volo anche se un motore è danneggiato. Ovviamente il percorso non sarà lo stesso che avrebbe dovuto fare prima del guasto ma raggiungerà un posto vicino e sicuro.

Il drone sarà in grado di rimanere stabile durante il volo grazie a nuovi algoritmi. Il drone riuscirà a capire quando una parte di sé stesso non sarà più funzionante e agirà di conseguenza. La regolazione del volo è data dal giroscopio e dall’accelerometro che inviano frequentemente i dati aggiornati e il drone si muove secondo questi.  Durante le simulazioni il drone ha raggiunto, nonostante il guasto, una velocità di 9 m/s, circa la metà della velocità che assume in condizioni ottimali.

Un’ottima soluzione per evitare che un pacco in consegna o un lavoro di monitoraggio siano persi per un guasto dovuto dal forte vento o altre condizioni meteo avverse.

Silvia Sanna
Silvia Sanna
Sono una studentessa di ingegneria informatica e avendo studiato alle superiori lingue conosco bene lo spagnolo, l'inglese e discretamente il tedesco. Come vedete dalla mia pagina Instagram mi piace scattare foto ai paesaggi che visito e condividerle con gli altri, soprattutto della mia bella Sardegna. Scrivo articoli di tecnologia e scienza perché mi piace divulgare le conoscenze e informarmi di più sulle notizie che leggo e condividerle con i miei lettori. Nel tempo libero mi piace fare dei piccoli progetti elettronici.

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