Strane strutture giganti scoperte nelle profondità della Terra

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Un team di scienziati dell’Università del Maryland, negli Stati Uniti, ha scoperto una “vasta struttura” con “un materiale denso“, la cui esistenza era finora sconosciuta, tra il nucleo e il mantello terrestre. Secondo la nuova ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati questa settimana sulla rivista scientifica Science, il team dell’università americana è giunto a questa conclusione grazie a precedenti ricerche sul comportamento delle onde sismiche.

Gli scienziati hanno usato lo stesso algoritmo che viene applicato per analizzare galassie distanti. La struttura in questione è stata trovata sotto le Isole Marchesi, uno dei cinque arcipelaghi della Polinesia francese, nel Pacifico meridionale, di tipo vulcanico. L’inchiesta ha anche rivelato che la struttura è molto più grande di quanto si pensasse.

Gli scienziati non sanno ancora cosa costituisce questa struttura, ma credono che “offra l’opportunità di comprendere meglio gli intricati processi che hanno permesso al nostro pianeta di evolversi e cambiare nel tempo“.

 

Una scoperta sorpredente

[La scoperta] ci mostra che la regione di confine del nucleo del mantello ha molte strutture che possono produrre questi echi [ora descritti], ma questo era qualcosa che non avevamo realizzato prima perché avevamo solo una visione ristretta“, spiegano gli scienziati.

Vedran Lekić, un geologo dell’Università del Maryland e coautore dello studio, ha aggiunto: “Siamo rimasti sorpresi di trovare una risorsa così grande nelle Isole Marchesi che non sapevamo nemmeno che esistesse prima (…). È davvero eccitante, perché mostra come l’algoritmo Sequencer possa aiutarci a contestualizzare i dati sismografici in tutto il mondo in un modo che prima non potevamo nemmeno immaginare”.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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