Covid-19: i casi peggiori richiedono un trapianto di polmoni per sopravvivere

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Questo coronavirus è in grado causare un danno multi-organo. I più bersagliati sono ovviamente i polmoni, ma anche il cervello sembra essere un diretto bersaglio dell’agente patogeno. Tutto il resto può subire ripercussioni a causa degli effetti che avvengono nei due sopracitati, tipo i coaguli di sangue che portano a ripercussioni ovunque. A causa di questo varietà di attacchi, sono diversi i trattamenti che si possono portare avanti per curare i pazienti Covid-19.

Per i pazienti più gravi in cui il virus attacca con violenza i polmoni, l’unico modo per garantire un minimo sopravvivenza è un trapianto di polmoni. A sottolineare questo è uno studio portato avanti da ricercatori di Chicago che hanno preso in esame questo organo di alcuni morti a causa della suddetta malattia.

Le parole di Ankit Bharat, autore principale: “Forniamo prove esplicite che il Covid-19 può causare danni permanenti al polmone in alcuni pazienti per i quali il trapianto di polmone è l’unica speranza di sopravvivenza.”

 

Covid-19: il danno ai polmoni

Ovviamente si tratta di una terapia non esattamente praticabile. Primo su tutti, i polmoni sono per forza di cose un organo che può donare solo un morto e considerando tutte le variabili che entrano in campo, quelli che si possono poi usare sono una frazione minuscola.

“Le complicazioni dei trapianti includono l’infezione, l’infezione batterica e il possibile rigetto dei polmoni trapiantati. Le cellule progenitrici nei polmoni necessarie per la guarigione possono ripopolare le ferite del polmone spostandosi lungo la struttura sottostante di base della matrice polmonare. Ma quando la struttura viene distrutta, le cellule progenitrici non hanno un posto dove andare ei polmoni sviluppano grandi fori che servono a ospitare infezioni, un’osservazione che abbiamo fatto anche durante i duri interventi chirurgici di trapianto in questi pazienti.”

Ph. credit: Elite Healthcare

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