In queste ore, Apple ha annunciato di aver avviato azioni legali contro la nota azienda di cybersicurezza NSO Group. Stando a quanto emerso, infatti, questa avrebbe sfruttato delle vulnerabilità nei sistemi di Apple per violare una serie di iPhone. Come ha deciso di reagire all’attacco il colosso di Cupertino? Scopriamolo insieme.
Non è la prima volta che Apple viene presa di mira da aziende di cybersicurezza. A confermarlo è Craig Federighi, il senior vice President Software Engineering di Apple: “I nostri dispositivi sono l’hardware consumer più sicuro sul mercato, ma aziende private che sviluppano spyware state sponsored stanno diventando sempre più pericolose“. L’azienda ha confermato che gli iPhone attaccati appartengono ad una cerchia ristretta di utenti. Presto verranno presi importanti provvedimenti per far si che tutto ciò non si verifichi più.
Apple: ecco la causa dell’attacco agli iPhone
Perché se gli iPhone sono così sicuri, NSO Group è riuscita ugualmente a violarli? Semplice, perché per quanto sicuri possano essere, anche questi presentano falle nel proprio sistema che Apple non conosce. É proprio grazie a queste che NSO Group sarebbe riuscita ad attaccare gli iPhone. Da quanto dichiarato, infatti, l’azienda di cybersicurezza avrebbe creato uno spyware chiamato Pegasus in grado di violare i dispositivi Apple senza nessuna interazione da parte della vittima.
Con la sua azione legale, Apple intende impedire all’azienda di cybersicurezza di continuare ad utilizzare le vulnerabilità zero-day (così si chiamano quelle di cui Cupertino non è a conoscenza) per violare la privacy degli utenti utilizzando i dispositivi di Cupertino. Inoltre, l’azienda investirà ben 10 milioni di dollari a favore delle aziende che operano nel campo della cybersicurezza per rendere i suoi sistemi più sicuri di sempre. Basterà tutto ciò a fermare gli attacchi? Restate in attesa per tutti gli aggiornamenti a riguardo.
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