Recensione Oppo Band 2: completa e costa molto poco

Oppo Band 2 è l’ultimo wearable dell’azienda orientale, un prodotto economico, in vendita comunque a meno di 100 euro, ma allo stesso tempo sufficientemente completo, in grado infatti di integrare al proprio interno tutte (o quasi) le specifiche e le funzionalità che l’utente vorrebbe trovare in un dispositivo di questo tipo. Scopriamolo da vicino con la nostra recensione completa.

 

Design e Estetica

Lo chassis è realizzato in plastica rigida, un materiale sufficientemente affidabile e robusto, che ha dalla sua una leggerezza sopraffina: il peso, comprensivo del cinturino in silicone, pensate essere di soli 33 grammi. Le dimensioni del corpo principali, inclusivo del sensore per la frequenza cardiaca, raggiungono ad ogni modo 45,3 x 29,1 x 11,4 millimetri, dimostrando essere il dispositivo perfetto per ogni utente, sia maschile che femminile. L’indossabilità è eccellente, una volta posizionato sul polso, ve ne dimenticherete completamente.

Il cinturino fornito in dotazione è completamente in silicone, non di altissima qualità, ma comunque perfettamente allineato con la fascia di prezzo del prodotto stesso. La larghezza è ridotta, parliamo giustappunto di 18 millimetri, con tantissime posizioni, adatte per polsi che vanno da 130 a 210 millimetri di diametro complessivo.

Sulla superficie non è posizionato alcun tasto fisico, la ricarica avviene sfruttando la base magnetica che si aggancerà alla perfezione ai due pin posteriori. La finitura opaca lo rende molto piacevole alla vista, oltre che semplice ed elegante.

 

Hardware e Specifiche

Il display di Oppo Band 2 è un AMOLED da 1,57 pollici di diagonale, completamente a colori e touchscreen, con risoluzione 256 x 402 pixel, protezione Gorilla Glass 3 Panda Glass. Le dimensioni, se rapportate al suo essere una smartband, sono veramente generose, buonissimo il dettaglio e la nitidezza, con colori ben contrastati e precisi. La luminosità massima è più che sufficiente per la maggior parte degli utilizzi, peccato solamente non si possa regolare in automatico, solo manualmente; al netto di questo piccolo difetto, è un pannello di buona qualità, anche superiore alla fascia di prezzo.

La semplicità del prodotto la notiamo più che altro nell’hardware, ha 128MB di memoria interna, il processore Apollo 3.5 riesce ad assolvere rapidamente tutti i compiti assegnatigli, è presente connettività bluetooth 5.0, il che lo rende compatibile con un qualsiasi smartphone presente sul mercato, sono assenti chip NFC per i pagamenti mobili e e-SIM. E’ un prodotto completamente resistente all’acqua, fino a 5 ATM, tradotta fino a 50 metri di profondità.

Nella parte posteriore è presente il sensore ottico di misurazione del battito cardiaco, affiancato dal sensore per il calcolo della percentuale di ossigeno nel sangue, che completano le misurazioni di base: passi, distanza percorsa, sonno, stress e calorie bruciate (no piani saliti).

 

Sistema operativo, app mobile e batteria

Il sistema operativo è proprietario Oppo, dotato di una interfaccia altrettanto semplice ed intuitiva, risultando altresì pulito, lineare e dal facilissimo utilizzo. Dalla schermata principale è possibile accedere rapidamente ai toggle, alle schede delle misurazioni classiche, con tanto di grafici approfonditi accessibili dal polso, nonché il menù vero e proprio, sul quale avviare le attività, il cronometro, il timer, la sveglia, accedere al meteo e altro.

Le attività avviabili sono oltre 100, con avvio automatico nel momento in cui il terminale riconosce lo sport (molto preciso e comodo), manca il chip GPS integrato, di conseguenza il segnale si affiderà all’eventuale smartphone. Le notifiche vengono ricevute da qualsiasi applicazione, vengono visualizzate nella loro interezza, al netto delle emoji (ed alcune app non hanno l’icona delle notifiche che permette di riconoscerle). Manca qualsiasi interazione, è possibile leggere il messaggio, ma senza rispondere in alcun modo. Tra le funzioni che abbiamo apprezzato annotiamo la modalità sonno, che si attiva in automatico nel momento in cui riconosce che stiamo dormendo.

La batteria è da 2000mAh, con ricarica rapida dallo 0 al 100% in soli 60 minuti; secondo Oppo dovrebbe garantire 14 giorni di utilizzo, stando ai nostri test, dopo averlo indossato 24 ore al giorno, sarà necessario ricorrere alla ricarica dopo circa 10 giorni consecutivi. Un’autonomia comunque ottima, impreziosita dalla ricarica rapida, che con soli 5 minuti di collegamento permette di utilizzarlo per tutto il giorno.

L’applicazione mobile è infine la solita HeyTap, dotata di interfacce semplici e moderne, tutti i dati raccolti sono comodamente mostrati in grafici dettagliati, molto buona anche la misurazione del sonno (precisa ed affidabile), peccato che la SPO2 venga misurata in automatico solo di notte, durante il giorno è manuale. Il software è comunque pulito, permette una personalizzazione sufficiente della smartband, scegliendo anche tra 40 watchfaces differenti. Essendo assenti microfono e altoparlante, tutto ruota attorno alla vibrazione, sufficientemente potente (e regolabile).

 

Oppo Band 2 – conclusioni

In conclusione Oppo Band 2 è il giusto upgrade di Oppo Band, la scelta di inserire un display decisamente più grande paga nell’usabilità quotidiana, anche se l’autonomia generale non ne risenta particolarmente, anzi dimostra di essere una delle migliori. L’ergonomia e l’indossabilità rappresentano un punto di forza, il suo essere tanto ridotto e leggero, a cui aggiungere anche la totale impermeabilità, non può che far bene nell’utilizzo quotidiano. Tra i lati negativi annoveriamo solamente l’assenza della luminosità automatica e la totale assenza di interazione con le notifiche.

Denis Dosi

Appassionato di tecnologia e di scrittura sin dalla tenera età, mi laureo in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano nel 2016. Ora lavoro con Focustech riuscendo a combinare le mie due più grandi passioni.

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