Le truppe del Quartiere Centrale Militare della Russia hanno annunciati nei giorni scorsi di aver ricevuto due MiG-31BM aggiornati, capaci di raggiungere una velocità massima fino a 3.000 chilometri all’ora. Con questa caratteristica, sono considerati gli aerei da combattimento in uso più veloci del mondo e in grado di volare ad una altitudine massima di 30.000 metri.
Questo velivolo riesce ad annientare missili da crociera e satelliti che volano a basse altitudini. In ambiente NATO è conosciuto come Foxhound (ovvero, cane da caccia). Questo aereo da combattimento ha un sistema di controllo delle armi molto rinnovato e un radar intercettatore utilizzato durante la fase di volo. Inoltre, questi due aerei rilevano obiettivi a una distanza di 320 chilometri.
Quattro MiG-31 possono controllare uno spazio aereo di 1.100 chilometri, mentre la versione modernizzata della MiG-31BM riescono, da soli, a coprire un’area ancora più grande. Entro il 2020, le autorità russe intendono ammodernare ulteriormente almeno 60 MiG-31, facendoli diventare MiG-31BM. Attualmente, le forze aerospaziali russe hanno in servizio circa 250 MiG-31.
Nel 2013, diversi equipaggi dei velivoli MiG-31BM hanno rotto un record dopo aver fatto il volo più lungo. Infatti, sono rimasti in volo per sette ore e quattro minuti. Come velivolo supersonico di intercettazioni a lunga distanza, il MiG-31 Foxhound è un aereo a due posti sviluppato principalmente per le forze aeree russe e Kazakistan. Il volo “primogenito” del MiG-31 è avvenuto nel settembre del 1975. Mikoyan è il progettista e produttore del MiG-31.
MiG-31 può funzionare in modo efficiente in tutte le condizioni meteorologiche, rispettando le regole visive di volo (VFR) e degli strumenti (IFR), giorno e notte. MiG-31 è stato il primo aereo da combattimento sovietico ad avere una vera e propria capacità di puntare e sparare.