Nel 2019, gli Stati Uniti hanno inserito Huawei nella entity list, ossia in un elenco di aziende che non possono acquistare tecnologie americane se non in possesso di una speciale autorizzazione preventiva, per via dei collegamenti con il governo cinese. Inoltre, alcuni osservatori hanno notato che Huawei ha recentemente superato Apple, posizionandosi al secondo posto fra i produttori di smartphone nel mondo. Tuttavia, oggi è Oppo ad aver conquistato la maggior fetta di mercato nel Paese.
La vertiginosa ascesa di Huawei scuote il mondo degli smartphone
Il governo dell’epoca potrebbe aver pensato di aver affondato la corazzata Huawei costringendola a sostituire la versione di Android su licenza di Google con quella open source. Tuttavia, già all’inizio dell’anno scorso Huawei aveva rapidamente conquistato il primo posto nella classifica dei più grandi produttori di smartphone del mondo, anche se aveva conservato la posizione per appena un mese. Di conseguenza, il governo Trump ha inasprito una regola di esportazione in modo da impedire alle fonderie di consegnare a Huawei chip all’avanguardia realizzati con tecnologia americana senza un’apposita licenza.
Da un lato, le scaramucce successive hanno arrecato un danno economico al gigante cinese; dall’altro, però, hanno fatto sì che esso vendesse la sottomarca Honor per ben 15 miliardi di dollari. Questa mossa strategica ha consentito di salvare almeno quest’ultima dalle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Inizialmente, i consumatori cinesi avevano sostenuto con molto slancio l’azienda; durante il terzo trimestre del 2019, l’azienda aveva una quota di mercato del 42,4% delle vendite di smartphone in Cina.
I motivi del successo: innovazione e rebranding
Secondo le stime di Counterpoint Research, tuttavia, oggi quel numero è sceso al 16% e c’è un nuovo marchio di smartphone top nel paese. Per la prima volta, Oppo è il produttore di smartphone numero uno in Cina; la prossima settimana dovrebbe lanciare tre nuovi telefoni Find X3, tra cui il modello di punta Find X3 Pro, il che potrebbe contribuire a consolidare il suo primato. Counterpoint stima che lo scorso gennaio Oppo aveva il 21% del mercato cinese degli smartphone, contro il secondo posto di Vivo con una quota del 20%. Huawei, Apple e Xiaomi sono a pari merito con il 16%.
Varun Mishra, analista senior di Counterpoint Research, ha spiegato come Oppo ha conquistato il primato in Cina, riuscendo a riposizionare con successo le sue linee di prodotti nel 2020 grazie al rebranding della serie Reno e al lancio di un dispositivo più capace ad un prezzo inferiore rispetto al suo predecessore. Questo ha permesso all’azienda di catturare il segmento premium a prezzi accessibili, rafforzare il portafoglio di prodotti e soddisfare la richiesta di dispositivi 5G in Cina per una vasta fascia di prezzo.