Adobe Photoshop, nuovi fltri permettono a chiunque di “falsificare” un’immagine

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Adobe Photoshop ha raggiunto un nuovo livello con l’aggiornamento alla versione 26. Il noto programma di fotoritocco ha implementato una nuova area di lavoro denominata “Neural Filters”. Qui attraverso dei semplici cursori gli utenti possono divertirsi con alcuni filtri riprogettati basati su Adobe Sensei. Le nuove opzioni possono essere utilizzate per pulire un volto dalle imperfezioni della pelle, modificare l’età di un soggetto o persino lo sguardo o la posa di un viso, e tutto in pochi secondi. Questo è possibile grazie ad una nuova tecnologia basata sull’Intelligenza Artificiale per elaborare le modifiche in Photoshop. Potete accedere alla sezione Neural Filters cliccando su Filtri.

 

La disinformazione ottiene una nuova potenziale “arma”

Il nuovo strumento di Photoshop può essere estremamente utile per gli amanti della fotografia, ma la semplicità con cui si può adoperare potrebbe attrarre un’altra fetta di pubblico più concentrato sul lato “divertente” di questa nuova funzionalità. Neural Filters offre infatti la possibilità di manipolare un’immagine alternandone la veridicità con una facilità impressionante. In pochi passi chiunque potrebbe modificare una foto in maniera molto convincente dando via a immagini e video che in gergo vengono chiamati “Deepfakes”. Queste foto o video modificati in realtà nascono per divertimento, ma con la disinformazione che dilaga nel web possono diventare un potenziale pericolo.

Non è facile distinguere un deepfake dalla realtà, per questo i nuovi filtri di Adobe possono diventare un’arma a doppio taglio. Fortunatamente Microsoft ha già realizzato un software per individuare tali tranelli e combattere la disinformazione. La speranza è che i giovani non abusino di questa nuova tecnologia rendendo ancor più difficile questa battaglia digitale.

Ph. Credit: Adobe

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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