L’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha disposto una nuova indagine nei confronti del nuovo accordo Telecom-Fastweb per i servizi in Fibra Ottica e lo sviluppo delle reti residenziali. In merito alla faccenda si parla di un accordo definito dal Garante come anti-concorrenziale e sul quale si stanno disponendo ora opportuni controlli.
L’intesa Telecom-Fastweb per lo sviluppo della rete in fibra ottica è stata posta al vaglio degli oragni di competenza dell’Antitrust che ha avviato un’istruttoria volta ad identificare eventuali violazioni sull’articolo 101 TFUE che legifera in materia di intese restrittive della concorrenza.
La nuova indagine è stata avviata a seguito di numerose segnalazioni giunte per mano dei competitor diretti Wind, Vodafone ed Enel che credono in potenziali ripercussioni derivanti da un sistema non concorrenziale per il mercato consumer delle reti in Fibra.
Come noto lo scorso anno le società in causa, Telecom Italia e Fastweb, sono rientrate nell’accordo Flash Fiber che ha portato alla creazione di una società di servizi che punta alla realizzazione di una complessa infrastruttura nazionale per i network in Fibra Ottica con architettura FTTH (Fiber To The Home) da insediarsi in 29 città italiane entro e non oltre il prossimo 2020.
La sinergia tra i due gestori ha previsto un investimento totale per un ammontare di 1 miliardo di euro che consentirà di sviluppare un’infrastruttura efficiente per l’accesso ai servizi onlin. Un punto sul quale il Garante non ha di certo nulla da ridire.
Decisamente diversa è invece la situazione per quanto riguarda le contestazioni portate aventi dagli altri operatori che temono l’insorgere di episodi che “impediscono, restringono o falsano in maniera consistente il gioco della concorrenza nei mercati nazionali dei servizi di accesso all’ingrosso su rete fissa e dei servizi al dettaglio di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga”.
Il nuovo provvedimento avrà lo scopo di richiamare l’attenzione delle parti in causa e l’eventuale applicazione di una deroga ai sensi dell’art. 101.3 TFUE. La nota ufficiale dell’AGCM riporta ufficialmente che:
Nella giornata del 9 Febbraio 2017 i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società Parti del procedimento, ritenute in possesso di elementi utili ai fini dell’istruttoria avviata
Fastweb dal canto suo dichiara che:
“L’azienda è convinta della correttezza del proprio operato e della validità del progetto industriale di Flash Fiber che sta procedendo speditamente a cablare in Fiber to the Home 20.000 case a settimana, in linea con le previsioni industriali e in coerenza con i piani pubblici di infrastrutturazione del paese. Come in passato, Fastweb rinnova la sua fiducia nell’operato dell’AGCM e continuerà a collaborare costruttivamente con l’Autorità”
Nel frattempo TIM replica nel suo comunicato ufficiale dicendo che:
“La correttezza dei propri comportamenti e la validità del progetto industriale che consente di accelerare la diffusione dei servizi in fibra FTTH in coerenza con gli obiettivi della Strategia Nazionale della Banda Ultralarga, incrementando la concorrenza e apportando benefici per i consumatori..L’azienda assicurerà all’Autorità la massima collaborazione e trasparenza nel corso del procedimento”
Seguiremo da vicino gli sviluppi di questa vicenda e non mancheremo di fornire ulteriori aggiornamenti in merito alla questione sull’accordo Fibra Ottica.
LEGGI ANCHE: TIM: entro il 2019 promette una copertura totale dei servizi mobile ed in Fibra