Monarch Tractor, una startup che annovera tra i co-fondatori un membro dell’impero vinicolo dei Mondavi, sta sfruttando una tecnologia che viene più comunemente associata alle auto elettriche Tesla, per creare trattori robotici e 100% elettrici per far si che l’agricoltura sia più sicura e sostenibile.
L’ecosistema dell’alimentare è pronto per una trasformazione. Gli agricoltori pretendono strumenti sostenibili in grado di incrementare l’efficienza e la redditività delle loro aziende. Monarch Tractor, l’azienda autrice, ha registrato livelli di domanda incredibili e sempre crescenti.
Agricoltura, pronti i primi contadini robotici e 100% elettrici
A differenza dei veicoli a guida autonoma pensati per circolare sulle strade pubbliche, i mezzi agricoli elettrici a bassa velocità non hanno bisogno di approvazioni federali o statali per essere impiegati fuori strada e su terreni privati. Il trattore di Monarch è etichettato come driver optional, perché può funzionare anche come un veicolo tradizionale. Svolge compiti programmati senza guidatori. Un operatore può scegliere le modalità interattive gesture e shadow per fare in modo che il mezzo segua i lavoratori nei campi.
Ha un sistema anti ribaltamento e anti collisione con una visione artificiale a 360 gradi. È capace di raccogliere e analizzare ogni giorno più di 240 GB di dati sul raccolto. Le informazioni possono essere utilizzate per apportare modifiche al tipo di strumenti utilizzati dal veicolo, oppure per fornire stime a lungo termine sul raccolto, sulle fasi di crescita delle colture e sulla salute delle piante. La batteria del veicolo può svolgere anche la funzione di alimentatore remoto.
L’azienda ha appena raccolto 20 milioni di dollari per finanziare questo progetto e dare il via alle consegne previste alla fine del 2021 con un costo di 50 mila dollari. I fondi permetteranno all’azienda di espandere il progetto anche nei mercati internazionali. Tra gli investitori che hanno partecipato alla prima raccolta ci sono diverse grandi società quali il produttore giapponese di componenti per automobili Musashi Seimitsu Industry e l’italiana Cnh Industrial che produce veicoli agricoli e commerciali.