Il governo del Perù ha tentato di screditare un’indagine su alcuni presunti “alieni mummificati“, trovati in una grotta del paese. Il giornalista paranormale messicano Jaimie Maussan, noto del settore delle inchieste sulle scoperte sospette, sostiene ci sarebbe un tentativo da parte degli scienziati e del Ministero della Cultura peruviano di etichettare i corpi come “una truffa” perché si teme che la “verità” possa portare a riscrivere la storia.
Circa sei corpi, di varie dimensioni, sono stati trovati in una tomba vicino alle linee Nazca, nel Perù meridionale. Si pensava che potessero appartenere ad una specie sconosciuta o persino agli alieni. I corpi sono stati datati tra il 245 e il 410 d.C, ma gli autori dello studio credono che siano stati creati per assomigliare agli extraterrestri utilizzando i resti mummificati “derubati” di esseri umani dell’antichità.
Gli scienziati hanno affermato che i corpi sono stati costruiti utilizzando veri e propri resti mummificati umani. L’atteggiamento del governo e del Ministero della Cultura è quello di respingere questi risultati, ed etichettarli come “molto inquietanti“. La vera vittima qui è la verità, poiché, denunciano gli scienziati, si sta cercando di fermare la possibilità di fare chiarezza. Si teme, infatti, che questo possa portare a riscrivere i libri di storia, un evento troppo spaventoso per molte persone.
Inoltre, secondo alcuni, le dichiarazioni degli scienziati peruviani si avvicinerebbero alla truffa penale. Tutto è stato bollato come “falso”, poichè le indagini non sarebbero state condotte con i raggi X e nemmeno con le scansioni CAT. Altri scienziati ancora hanno esaminato le immagini ai raggi X in riferimento alle mani a tre dita e hanno detto che erano state create usando le ossa di mani umane identificabili da un certo numero di corpi.
Un mistero che si è infittito e dove le opinioni, oltre ad essere discordanti, si smentiscono a vicenda.
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