Foto di Jonathan Kemper su Unsplash
La recente crisi all’interno di OpenAI ha sollevato domande fondamentali sulla sostenibilità dell’altruismo efficace come guida etica per le organizzazioni di intelligenza artificiale. Questa filosofia, ampiamente abbracciata tra le élite imprenditoriali della Silicon Valley, è al centro di uno scontro ideologico che ha influenzato non solo la governance di OpenAI, ma anche la direzione della ricerca sull’intelligenza artificiale.
L’altruismo efficace, un sistema di pensiero utilitarista che mira a massimizzare il bene derivante dalle azioni umane, è stato collegato al caos interno di OpenAI. Sam Altman, ex CEO dell’azienda, è stato licenziato e poi reintegrato in mezzo a un presunto scontro ideologico. Mentre le compagnie di intelligenza artificiale perseguono lo sviluppo di nuovi prodotti, si ipotizza che la disputa sia stata alimentata dalle divergenze sulla visione etica e sui valori guida.
L’altruismo efficace, pur essendo una filosofia popolare, è oggetto di controversie. Gli “altruisti efficaci” sostengono che accumulare ricchezza per poi effettuare donazioni massicce è più utile di piccole azioni quotidiane. Tuttavia, i critici, come evidenziato nel volume “The good it promises, the harm it does“, affermano che questa filosofia è stata creata da un’élite per giustificare moralmente le proprie azioni senza minacciare le posizioni di potere.
L’altruismo efficace ha influenzato anche il settore dell’intelligenza artificiale, con sostenitori di spicco come Elon Musk e Vitalik Buterin. La filosofia ha contribuito a guidare la ricerca sull’IA, concentrandosi sui rischi potenziali che questa tecnologia può comportare per l’umanità. Tuttavia, le critiche sostengono che l’altruismo efficace si occupa di scenari apocalittici futuri trascurando i problemi attuali legati all’IA.
La crisi di OpenAI ha rivelato la fragilità dei modelli di governance basati sull’altruismo efficace. Jaan Tallinn, fondatore di Skype, ha sottolineato questa fragilità, suggerendo che la disputa interna rifletta la complessità di implementare questa filosofia in un’organizzazione. La missione originaria di OpenAI di beneficiare l’umanità attraverso l’IA generale è stata messa alla prova, e la recente transizione a una filiale con scopo di lucro indica una necessità di bilanciare gli ideali etici con le pressioni di mercato.
In definitiva, lo scontro tra Sam Altman e il consiglio di amministrazione di OpenAI evidenzia il conflitto dietro le quinte nella Silicon Valley tra coloro che affidano la fiducia nei mercati e gli “altruisti efficaci” che credono nella guida etica, razionale e matematica del futuro. Resta da vedere se questa crisi indebolirà l’influenza dell’altruismo efficace tra le élite di Big Tech.
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