Un nuovo alveare ad energia solare dal design innovativo, è stato lanciato in queste settimane attraverso una campagna Indiegogo finalizzata alla salvaguardia del patrimonio alveare mondiale, che rischia di collassare sotto l’influsso degli agenti contaminanti, primi fra tutti gli acari. Si tratta di una soluzione definitiva per limitare o eliminare del tutto la minaccia che incombe sulle api e che rischia di causare seri problemi all’interno delle colonie.
Si assiste, in tal caso, al completo abbandono dei prodotti chimici e dei pesticidi a favore della potenza stessa di madre natura, sfruttando l’energia solare come deterrente al Varroa Destructor, uno degli acari più temibili per le colonie di apicoltori. Si chiama Thermosolar Hive e sarà oggi oggetto di questa nostra trattazione. Vediamo insieme come funziona.
Thermosolar Hive, l’alveare ad energia solare
Varroa destructor è il nome attraverso cui si identifica una specifica famiglia di acari che promette di sterminare centinaia di migliaia di colonie di api in breve tempo. La denominazione stessa fa presagire la loro estrema pericolosità residua che accompagna la preoccupazione degli interessati.
I minuscoli parassiti stanziano sulle api e sulle covate prelevando linfa vitale e generando malformazioni e deformazioni nelle nidiate nascenti. Una volta radicatisi, gli acari risultano impossibili da sradicare a meno di non compromettere irrimediabilmente la colonia, dovendola porre in quarantena e rallentando così la proliferazione stagionale. Il trasferimento continuo di ape in ape e di colonia in colonia rende assai difficoltoso il contenimento del fenomeno, che pare essere giunto ora ad una svolta decisiva grazie alla nuova campagna Indiegogo che introduce Thermosolar Hive.
Thermosolar Hive rappresenta un nuovo sistema eco-friendly che non fa uso di prodotti anti-parassitari riducendo così i rischi ala salute ed in secondo luogo anche il prezzo. Sfrutta la potenza dettata dall’energia solare per generare un aumento di temperatura nell’alveare. Un aumento che consente alle api di sopravvivere ed agli acari di non proliferare, vista la loro scarsa resistenza al calore esterno. Il rischio di mutazioni ed attacco riesce così ad essere del tutto debellato a favore del creatori degli alveari che non dovranno così interrompere l’impollinazione.
Attualmente in fase di prototipo, il nuovo alveare ad energia solare potrebbe portarsi presto sul mercato al raggiungimento della soglia dei $20.000 richiesti per la finalizzazione della campagna. Escludendo inconvenienti di percorso e forti del successo richiesto, i creatori potrebbero benissimo implementare tale soluzione di mercato già a partire dal mese di Gennaio/Febbraio 2017.
Potrebbe essere questa una soluzione definitiva al problema? Può realmente l’energia solare contenere il fenomeno di sfaldamento degli alveari? Lasciateci pure le vostre personali impressioni ed i vostri riscontri sul piano puramente professionale. Utilizzate l’apposito box dei commenti.