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Amazon acquista 9 razzi Atlas V per lanciare la sua costellazione di satelliti Internet

Amazon resta impegnata nello sviluppo del Progetto Kuiper, che metterà in orbita una costellazione formata da oltre 3.000 satelliti per dare la possibilità a migliaia di persone in tutto il mondo di connettersi a Internet. La compagnia guidata da Jeff Bezos ha annunciato di aver stipulato un accordo con United Launch Alliance (ULA) per l’acquisto di nove razzi Atlas V che aiuteranno nel lanciare i satelliti.

Sebbene Amazon non menzioni il numero o la frequenza con cui i satelliti verranno inviati nello spazio, fa sapere di stare continuando a supportare lo sviluppo del progetto attraverso un investimento iniziale di 10 miliardi di dollari. Il team responsabile conta ora più di 500 membri e si sta concentrando sul perfezionamento dei sistemi satellitari che verranno utilizzati.

 

Amazon nello spazio

La società ricorda inoltre che i razzi Atlas V hanno avuto una percentuale di successo del 100% quando si tratta di lanci e sono stati utilizzati dalla NASA in più missioni, tra cui quella del rover Perseverance su Marte e la sonda OSIRIS-Rex che ha prelevato campioni del asteroide Bennu.

Si ricorda che nel luglio dello scorso anno Amazon ha ottenuto l’approvazione dalla Federal Communications Commission (FCC) per lanciare i 3.236 satelliti del Progetto Kuiper. Per mantenere la sua licenza, la società dovrà lanciare metà della costellazione di satelliti entro il 2026 e mettere in orbita le restanti apparecchiature entro il 2029. Amazon afferma di essere in grado di rimuovere i satelliti dall’orbita in soli 355 giorni, ma dovrà presentare un piano dettagliato su come intende mitigare il problema dei detriti spaziali che orbitano attorno alla Terra.

Il “rivale” SpaceX, d’altro canto, ha rivelato le sue ambizioni di dare mobilità a Starlink, in modo che il suo servizio Internet possa essere utilizzato su grandi veicoli, barche e aerei. Recentemente, Elon Musk ha reso noto che Starlink potrebbe diventare “completamente mobile” entro la fine del 2021.

Ph. credit: Amazon

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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