Amazon rappresenta, ad oggi, il più grande portale commerciale online per la vendita centralizzata di prodotti di ogni genere. Proprio questo diversificazione delle vendite consente di trovare ogni genere di articolo, comprese le t-shirt che ispirano all’odio e la violenza contro le forze dell’ordine statunitensi, le quali hanno lanciato un ammonimento nei confronti del CEO Jeff Brezos, ora alle prese con una nuova vicenda.
La faccenda ha origine nel 2014 a seguito dell’uccisione di due afroamericani a Ferguson e New York da parte di agenti di polizia statunitensi. Da qui, è nato un movimento d’odio contro gli agenti che ha portato alla creazione di un brand commerciale per le magliette che riportano la dicitura «Bulletproof: Black Lives Matter», chiaramente offensiva nei confronti dei tutori della Legge.
Il sindacato di polizia USA si rivolge direttamente ad Amazon Store affinché si provveda, nell’immediato, all’estromissione degli articoli suddetti dagli scaffali virtuali del sito, alla stregua di quanto avvenuto per Walmart, che dopo le denunce scattate dagli organi di polizia locali si sono costretti alla rimozione.
Il Fraternal Order of Police, pertanto, chiede ora di fare la stessa cosa anche per Amazon, in modo tale da incrementare il legame di fiducia che vi è tra i cittadini della comunità e gli uomini e le donne che ogni giorno pattugliano le strade a garanzia dell’ordine pubblico.
Allo stato attuale, Amazon non si è ancora espressa e continua a perseguire i propri obiettivi di vendita per i prodotti in questione, ora con un rivale in meno da fronteggiare (Walmart). Secondo il Presidente del Fraternal Order of Police,Chunk Canterbury:
Le nostre differenze non aiuteranno la polizia e le comunità locali a costruire una maggior fiducia ed un rispetto reciproco
Nella lettera indirizzata al Capo Esecutivo Brezos, il Presidente chiede di vietare l’utilizzo del brand Amazon e del relativo sito web per la vendita dei suddetti prodotti, in considerazione del fatto che il portale è sin troppo liberale e che la vicenda potrebbe, in diretta conseguenza, generare una scia d’odio senza precedenti.
La realtà, comunque, è che nonostante questo, Amazon non ha alcuna colpa, visto e considerato che colui che vende il prodotto è un negozio esterno denominato Old Glory Merchandise, che ne usa solo la piattaforma. Il proprietario, tale Glenn Morelli, dispone le sue difese facendo presente che bisogna necessariamente vendere tutte le magliette.
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