Secondo Anand, il bambino prodigio indiano che predisse la pandemia di Covid-19, nuove catastrofi potrebbero abbattersi sulla popolazione umana entro marzo di quest’anno.
Il quattordicenne è considerato da tutti un bambino prodigio e possiede un diploma post-laurea in microbiologia ayurvedica. L’Ayurveda è ormai ben integrata nel sistema sanitario nazionale indiano con diversi ospedali ayurvedici presenti in tutto il paese. E Anand sembra essere molto affermato in questo campo. Inoltre il ragazzo è un astrologo di fama internazionale.
Ma la sua fama mondiale è dovuta soprattutto alle sue capacità divinatorie. Sembra infatti che questo ragazzo avesse previsto la pandemia di Covid-19 e la sua diffusione iniziale in Cina. Ma è anche vero che secondo le sue più recenti previsioni, questa sarebbe dovuta terminare entro il 5 settembre 2020.
Questa data infatti avrebbe dovuto essere il giorno in cui ci saremmo liberati del Coronavirus e della conseguente Covid-19. Ma siamo ormai nel 2021, nel pieno della seconda ondata si questa pandemia che ha stravolto il mondo.
In situazioni così drammatiche come quelle in cui viviamo, in cui abbiamo il disperato bisogno di un colpevole per la distruzione delle nostre vite e delle nostre abitudini, è facile lasciarsi trasportare dalle parole di profeti e interpreti di profezie, come quelle di Nostradamus o Baba Vanga.
Vediamo nelle loro parole una sorta di avvertimento di qualche cosa di più grande che sarebbe dovuto capitare comunque, verso cui non avremmo potuto fare nulla e che ci solleva da ogni piccolo dubbio di avere, o di aver avuto, in quanto esseri umani, una parte in tutto questo.
E nelle previsioni per il futuro, speriamo di trovare il conforto della fine di queste sofferenze. Come se la parole di un quattordicenne o di un astrologo vissuto qualche centinaio di anni fa, possano essere il deus ex machina che porrà fine alla catastrofe, portando un improvviso lieto fine per tutti noi.
Ma al peggio non c’è mai fine, e tutte le previsioni per il 2021 sembrano non essere un granché. Anand infatti afferma che grosse catastrofi accadranno entro il prossimo marzo, provocate dal comportamento umano, dall’uomo che non rispetta la terra che lo ospita e che continua a danneggiare la natura e a rappresentare una minaccia per l’ambiente.
Per Anand questo accumula karma negativo per l’umanità, ma a parte le credenze religiose, le parole del ragazzo potrebbero non essere del tutto prive di senso. Magari non sarà marzo, magari non il prossimo anno, forse non con una nuova o vecchia pandemia, ma di certo stiamo rendendo il Pianeta un luogo non molto idoneo per la vita dell’essere umano.
Non distruggiamo la Terra, essa continuerà ad esistere in qualche modo anche quando il Sole sarà spento, solo renderemo impossibile che l’uomo possa continuare ad esistere su di essa, e lo stiamo facendo in tempi non troppo lunghi.
Ma questo non vogliamo vederlo, non vogliamo crederlo, non vogliamo affrontarlo. Preferiamo piuttosto credere che tutto dipenda da una volontà esterna, espressa tramite le parole pronunciate da astrologhi, profeti ciechi e millantatori della fine del mondo.
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