Anche su Venere potrebbe esserci un’intensa attività vulcanica

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Il pianeta Venere potrebbe ospitare diversi vulcani attivi, secondo un nuovo studio. Se ciò dovesse essere dimostrato, sarebbe la prima volta che gli scienziati hanno la possibilità di osservare un vulcano attivo su un altro pianeta. Per verificare l’intensità dell’attività vulcanica di Venere, i ricercatori hanno condotto esperimenti su alcuni cristalli di olivina, un minerale presente in diverse rocce vulcaniche. Per dimostrare che l’olivina possa essere presente anche su Venere, i ricercatori coinvolti nello studio hanno cercato di imitare le condizioni sulla superficie del pianeta.

venere

In particolare, essi hanno riscaldato l’olivina in una fornace, portandola a 1.000 gradi di temperatura e mantenendola a questa intensità per un mese. In pochi giorni l’olivina si è rivestita di ematite minerale nero-rossastra, materiale che può rendere difficile rilevare mutamenti nella struttura del minerale. Curiosamente, dal 2006 al 2014, la sonda della missione Venus Express dell’Agenzia Spaziale Europea ha orbitato attorno al pianeta e ha rilevato proprio tracce di olivina! I risultati dell’ultimo studio sembrano infatti suggerire che la presenza di questo materiale sia dovuto ad un’intensa attività vulcanica.

 

Venere potrebbe quindi essere l’unico pianeta, oltre la Terra, a presentare vulcani ancora attivi

I nostri risultati suggeriscono che i flussi di lava che hanno creato questi minerali risalgono a pochi anni prima del rilevamento“, scrivono i ricercatori. “Se abbiamo ragione, allora Venere è oggi vulcanicamente attivo, anche perchè non ci sono tracce di ematite che facciano pensare ad un contatto più risalente“. Mentre sappiamo che i vulcani sono stati presenti anche su Marte e sulla Luna, sono da lungo tempo inattivi su entrambi. Tra i pianeti del Sistema solare, solo la Terra presentava quindi vulcani attivi.

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Gli scienziati peraltro sospettano da tempo attività vulcanica su Venere. Nel 2015, gli scienziati hanno mappato le emissioni termiche dalla superficie di Venere usando i dati della missione Venus Express. All’epoca, Hakan Svedhem, scienziato del progetto Venus Express dell’ESA, ha dichiarato: “Sembra che possiamo finalmente includere Venere nella ristretta cerchia dei pianeti vulcanicamente attivi del nostro sistema solare. Il nostro studio mostra che Venere è ancora attivo e sta cambiando giorno dopo giorno. Si tratta quindi di un passo importante nella nostra ricerca“, ha aggiunto Svedhem.

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