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Angurie: scienziati russi coltivano il frutto nel luogo più freddo della Terra

In un notevole exploit scientifico, un team di scienziati russi ha raggiunto un successo senza precedenti coltivando angurie in quello che è noto come il luogo più freddo della Terra. La loro incredibile impresa si è svolta nella remota regione dell’Antartide, dove le temperature possono scendere a livelli estremi che sfidano ogni forma di vita. Le angurie sono nate in quello che oggi è il Sudan più di 4.300 anni fa e compaiono nelle antiche opere d’arte della regione, inclusa una tomba egizia a Saqqara. In altre parole, la bacca si è evoluta lontano dall’ambiente gelido dell’Antartide.

Le condizioni climatiche estreme rendono estremamente difficile coltivare colture tradizionali. Le temperature gelide, le lunghe notti invernali e la breve stagione di crescita estiva limitano le opzioni agricole. Tuttavia, grazie alla perseveranza e all’innovazione del team di scienziati russi, è stata trovata una soluzione sorprendente. Attraverso incroci genetici e tecniche di ingegneria agricola, hanno creato una varietà di anguria adatta a resistere alle temperature estreme. Dopo un processo di selezione rigoroso, sono riusciti a sviluppare un seme di anguria resistente al freddo.

 

Coltivate angurie nel luogo più freddo della Terra

Una volta piantato il seme resistente al freddo, i ricercatori hanno osservato con sorpresa la rapida crescita delle angurie nonostante le sfide climatiche. L’utilizzo di serre e tecnologie innovative ha consentito loro di mantenere un ambiente controllato per le colture, proteggendole dalle temperature estreme e garantendo il loro sviluppo. La scoperta potrebbe avere implicazioni significative per l’agricoltura globale. Le colture resistenti al freddo potrebbero consentire a regioni con climi rigidi di diventare autosufficienti nella produzione di cibo, riducendo la dipendenza dalle importazioni. Ciò potrebbe migliorare la sicurezza alimentare in zone vulnerabili e contribuire a combattere la fame in tutto il mondo.

Nonostante il successo dell’esperimento, ci sono preoccupazioni riguardo alle possibili conseguenze ambientali ed economiche di coltivare angurie e altre colture in climi estremi. Le serre e le tecnologie necessarie per coltivare questi frutti possono richiedere notevoli risorse e energia. Inoltre, la possibile diffusione delle nuove varietà di angurie potrebbe avere effetti indesiderati sull’ecosistema locale. Non è la prima volta che i prodotti vengono coltivati ​​alla stazione di Vostok. Nel 2020, i ricercatori hanno coltivato con successo una varietà di piante, tra cui aneto, basilico, prezzemolo, rucola e cavolo. In futuro gli scienziati hanno in programma di coltivare una varietà di frutta, tra cui more, mirtilli e fragole.

La scoperta potrebbe aprire nuove strade per l’agricoltura e la sicurezza alimentare in regioni dal clima estremo. Tuttavia, occorre procedere con cautela e condurre ulteriori ricerche per comprendere appieno gli impatti a lungo termine di questa innovazione.

Foto di LoggaWiggler da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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