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Apple Music: su Android si ma solo in versione Premium

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Il WWDC 2015 è trascorso da un paio di giorni ma le novità annunciate non sono state ancora del tutto digerite. Innanzi tutto troviamo il nuovo iOS 9 con molte feature dedicate esclusivamente agli iPad | iOS 9 per iPhone e iPad è ufficiale con le novità Apple in dettaglio |; successivamente troviamo la nuova versione di OSX denominata El Capitan ma soprattutto il nuovo servizio di streaming musicale Apple Music. Esso non è stato certo una novità inaspettata, dato che se ne era cominciato a parlare già da tempo | Apple lavora a IOS 8.4 che introduce un nuovo servizio di musica – Apple Music segnerà il ritorno dei DRM? |. Tuttavia, la vera sorpresa è stata apprendere che Apple Music arriverà anche sul sistema operativo Android.

Apple infatti, allo scopo di diffondere il più possibile il proprio servizio, ha preso la decisione di avventurarsi per la prima volta anche su Android. Del resto, questa è la politica che da sempre Google attua per i propri servizi ed i fatti testimoniano se funziona o meno. Tuttavia, dietro l’eccitazione generale per l’arrivo di Apple Music su Android, vi è una piccola nota nascosta.

Apple Music arriverà si su Android ma solamente nella sua versione a pagamento. Per chi non lo sapesse, di Apple Music sono stati annunciati due diversi tipi di abbonamenti: il primo completamente gratuito ma con delle limitazioni mentre il secondo a pagamento (9,99 euro al mese o 14,99 euro per 6 membri della famiglia) con piene funzionalità. Mentre i possessori di iDevice potranno accedere ad entrambe le versione, coloro che possiedono uno smartphone o un tablet Android potranno accedere solamente alla versione a pagamento.

Apple Music abbonamento

Questa situazione però fa nascere parecchi dubbi. Considerando ad esempio Spotify, la maggior parte dei suoi utenti usufruisce del servizio in forma gratuita (45 milioni su 60), così come solo il 4% degli utenti Pandora è abbonato al servizio Premium. Se si vuole sfruttare Android per espandere il proprio servizio di streaming musicale, non sarebbe più logico puntare sul tipo di servizio che offrirebbe, in teoria, molta più partecipazione da parte degli utenti?

Voi come la vedete? Siete della nostra stessa opinione oppure condividete la scelta di Apple? Fateci sapere come la pensate qui sotto nello spazio riservato ai vostri commenti.

Lorenzo Spada
Lorenzo Spada
Mi chiamo Lorenzo Spada e sono da sempre appassionato di tecnologia. Se volete discutere di smartphone, tablet e tecnologia in generale, aggiungetemi sui social.

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