Apple è da tantissimi anni un’azienda che fornisce grandi garanzie per i suoi prodotti, con comparti tecnici all’avanguardia e prestazioni sempre più potenti. Basta pensare agli iPhone, top di gamma sempre con ottime prestazioni e con ottimi voti dalla critica.
Il merito va dato però anche a chi ha collaborato in questi anni con Apple, ovvero all’azienda statunitense Qualcomm, specializzata nella vendita di chip appositi. Proprio queste due aziende si sono duramente scontrate per via legare in questi mesi, fino ad arrivare alla vittoria di quest’ultima in questi giorni.
Apple perde la causa contro Qualcomm
Tutto è iniziato quando l’azienda Qualcomm ha denunciato quella di Cupertino per l’utilizzo di propri brevetti senza pagare la licenza. Nello specifico, si tratta di brevetti riguardante la connessione dati e il prolungamento della batteria sugli iPhone 7, 8 ed X. Da allora Apple ha smesso di rifornirsi dal suo ‘nemico’, a vantaggio dell’altro gigante dei semiconduttori, Intel.
Le prime due battaglie legali sono avvenute prima in Cina, con il divieto di vendita di questi device, poi in Germania, dove la Apple è stata costretta ad utilizzare i chip Qualcomm. Ma, la grande causa risolutiva, si è tenuta recentemente in America, precisamente a San Diego, dopo un processo di due settimane. Qualcomm accusava Apple di aver utilizzato appunto suoi brevetti senza pagare la licenza, quest’ultima accusava Qualcomm di royalties ingiustificate.
Alla fine, la corte ha dato la vittoria del verdetto all’azienda statunitense di chip e, di conseguenza, l’azienda di Cupertino dovrà risarcirla con ben 31 milioni di dollari.