In Giappone sono state ritrovate possibili armi ninja antiche tra cui i precursori della famosa stella lanciante. Queste armi sono state ritrovate in diversi siti compresi due castelli, secondo uno studio. I ricercatori hanno scoperto i reperti tra il 1960 e il 2010 nei due castelli: quello di Iwatsuki e quello di Hachioji. Questi manufatti dovrebbero risalire all’assedio di Odawara nel 1590.
Durante questo periodo i clan Toyotomi e Tokugawa sconfissero il clan Hojo, che aveva controllato una parte considerevole del Giappone, e catturarono entrambi i castelli. Inoltre in questo stesso periodo il Giappone era diviso tra diversi signori che combattevano per il potere. Nei reperti storici i ninja venivano visti come spie e sabotatori che hanno preso parte all’assedio.
I reperti ritrovati includono pietre da lancio piatte che potrebbero essere state il predecessore della stella da lancio shuriken e trifogli di argilla che potrebbero essere una prima forma del makibishi caltrop, un’arma appuntita che potrebbe ferire i piedi di soldati e cavalli. Proprio per questo questi manufatti dovrebbero appartenere un gruppo di battaglia che combatte come un ninja. Sembrerebbero costruite in modo molto frettoloso prima dell’assedio, ma nonostante questa fretta sembrerebbero essere due armi abbastanza efficaci.
Le pietre da lancio piatte servivano per bloccare il movimento del nemico. Nel frattempo i trifogli di argilla fermavano il nemico che invadeva il castello. Nonostante fossero armati i ninja del clan Hojo non sono riusciti a salvare entrambi i castelli. Nel 1615, il clan Tokugawa sarebbe riuscito a unire tutto il Giappone sotto il loro dominio, formando uno shogunato che avrebbe mantenuto il potere per secoli.
Secondo gli storici i ninja erano per lo più reclutati dalla classe più bassa e quindi c’era poco interesse letterario su di loro. Al contrario, le epiche di guerra si concentrano soprattutto sui samurai aristocratici, le cui gesta erano apparentemente più attraenti per il pubblico. Si afferma che i ninja si addestravano a essere particolarmente reticenti sulle loro azioni e sulla loro esistenza. Le cosiddette tecniche ninjutsu, insomma sono le competenze degli shinobi-no-jutsu e shinobijutsu, che hanno gli obiettivi di garantire che l’avversario non sappia nulla della loro esistenza e per i quali non vi era un addestramento speciale.
Le famiglie ninja erano organizzate in grandi corporazioni, ognuna con i propri territori. Esisteva anche un sistema di rango: un jonin ‘uomo superiore’ era il rango più alto, che rappresenta il gruppo e le locazioni di mercenari. Questo era seguito dal chunin ‘uomo di mezzo’, assistente del jonin. In fondo c’era il genin ‘uomo più basso’, gli agenti di campo tratti dalle classi più basse e assegnati a svolgere missioni attuali.
Foto di MichaelWuensch da Pixabay
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