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Marte era abbastanza caldo e piovoso da sostenere la vita

Marte, il Pianeta Rosso che affascina da secoli gli astronomi, avrebbe ospitato l’ambiente perfetto per sostenere la vita, riporta lo studio presentato alla conferenza di geochimica di Goldschmidt a Barcellona. E’ una ricerca, questa, che getta nuova luce sullo studio di Marte, sostenendo che sarebbe stato abbastanza caldo e umido da avere enormi temporali e inondazioni miliardi di anni fa.

La professoressa della Purdue University, Briony Horgan, ha dichiarato a Fox News: “Sappiamo che c’erano periodi in cui la superficie di Marte era congelata, sappiamo che c’erano periodi in cui l’acqua scorreva liberamente, ma non sappiamo esattamente quando si sono verificati questi fenomeni e quanto sono durati”.

“Non abbiamo ancora effettuato missioni con un equipaggio, quindi dobbiamo usare la scienza legata alla Terra per capire la geochimica di ciò che potrebbe essere accaduto su Marte”. E aggiunge: “Il nostro studio sugli fenomeni atmosferici in condizioni climatiche particolari, come le Cascate dell’Oregon, le Hawaii, l’Islanda e altri luoghi sulla Terra, può mostrarci in che modo il clima influenza il modo in cui si depositano i minerali”.

 

Il Rover Curiosity ci ha riportato le prove

Lo studio è partito da minerali marziani raccolti dal rover Curiosity della NASA e dal loro spettrometro CRISM. Le informazioni sono state confrontate con quelle della Terra, portando i ricercatori a scoprire che Marte aveva almeno un lungo periodo di temporali torrenziali e acque di superficie che scorrevano. Lo studio recita: “La silice, costituente fondamentale della crosta terrestre, è stata trovata nei sedimenti del cratere Gale di Marte“.

Possiamo affermare che su Marte potrebbero essersi alternati climi freddi a eventi decisamente più caldi. I campioni del periodo Noachiano più comuni sono i minerali di argilla cristallina, per i quali il corrispondente terrestre si trova solo in concomitanza di periodi sottoposti a grandi piogge“. Horgan, commentando il ritrovamento di silice, ha aggiunto: “Se è così, è importante nella ricerca di una possibile vita su Marte.

Paola Tammaro

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