Negli ultimi 40 anni l’Artico si è riscaldato 4 volte più velocemente rispetto alla Terra, secondo un nuovo studio. Inoltre questa nuova ricerca ha suggerito che i modelli climatici stanno sottovalutando il tasso di riscaldamento polare. Le Nazioni Unite hanno affermato in un rapporto speciale che l’Artico sta riscaldando oltre il doppio della media globale, a causa di un processo denominato amplificazione dell’Artico.
Questo processo si verifica quando il ghiaccio marino e la neve, che riflettono naturalmente il calore del sole, si sciolgono nell’acqua di mare, che invece la assorbe. Sebbene gli scienziati sia d’accordo sul fatto che questa regione si stia riscaldando molto velocemente, le stime variano in base al periodo di tempo studiato e alla definizione di ciò che costituisce l’area geografica dell’Artico.
Un team di ricercatori finlandesi e norvegesi ha analizzato quattro serie di dati sulla temperatura in base ad alcuni studi satellitari del 1979, anno in cui i dati satellitari sono diventati disponibili sull’intero circo polare artico. Hanno scoperto che in media i dati mostravano che l’Artico si era riscaldato di 0,75°C ogni decennio, quasi quattro volte più velocemente del resto del pianeta. Inoltre lo studio ha rilevato variazioni regionali significative nel tasso di riscaldamento all’interno del circolo polare artico.
il settore eurasiatico dell’Oceano Artico, ad esempio, vicino agli arcipelaghi delle Svalbard e di Novaya Zemlya, si è riscaldato fino a 1,25°C ogni decennio, sette volte più velocemente del resto del mondo. Lo studio inoltre ha suggerito che i modelli climatici all’avanguardia prevedevano che il riscaldamento fosse di circa un terzo inferiore da quello dimostrato dai dati. Questa discrepanza potrebbe essere dovuta a precedenti stime modellate rese obsolete dalla continua modellazione artica. Forse il prossimo passo sarebbe dare un’occhiata ai modelli per vedere perché questi non riproducono ciò che vediamo nelle osservazioni e quale impatto avrà sulle proiezioni climatiche future.
Il riscaldamento veloce dell’Artico oltre ad avere un profondo impatto sulla fauna selvatica locale, che dipende dal ghiaccio marino per la caccia, ha numerosi impatti anche sul resto del mondo. La calotta glaciale della Groenlandia, che studi recenti avvertono potrebbe avvicinarsi a un “punto di non ritorno” di scioglimento, contiene abbastanza acqua ghiacciata per sollevare gli oceani della Terra di circa sei metri. Il cambiamento climatico è causato dall’uomo. Quando l’Artico si riscalda, i suoi ghiacciai si scioglieranno e questo influenzerà a livello globale il livello del mare.
Foto di Mario Hagen da Pixabay
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