La fiducia nel vaccino di AstraZeneca è crollata un po’ dovunque in Europa nelle scorse settimane. In alcuni paesi però nel frattempo c’è stato un rinsavimento in merito, ma in alcuni parti no. Per esempio in Italia e ancora più nello specifico in Sicilia dove allo stato attuale c’è un’epidemia di disdette.
Persone con l’appuntamento che non si presentano. Non si tratta di numeri piccoli, ma tutto il contrario. Su stessa dichiarazione del presidente della regione si sta parlando di 80 persone ogni 100 che rinunciano. I numeri assoluti non sono stati detti, ma apparentemente sono più di 10.000. Un problema che va risolto.
Questa situazione con il vaccino di AstraZeneca cambierà radicalmente il piano vaccinale della regione se non viene sistemato. Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare 80.000 dosi del trattamento in questione, ma diventerebbero inutili allo stato attuale.
AstraZeneca: da vaccino chiave a fallimento
Il vaccino di AstraZeneca era visto come il trattamento che avrebbe portato fuori dalla pandemia l’Europa e per questo erano state prenotate centinaia di milioni di dosi. In questi mesi abbiamo assistito a tagli continui della produzione e quindi della spedizioni dietro la motivazione di difficoltà nella produzione. Oltre a questo, sono saltati fuori problemi relativi alla sicurezza.
L’EMA ha dichiarato il vaccino sicuro due volte, anche dopo l’ultima revisione che doveva tenere conto dei possibili casi di coagulazione anomala del sangue. Detto questo i rischi associati al Covid-19 sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese. Purtroppo questo non basta e la fiducia rimane bassa, soprattutto in Sicilia dove tra l’altro c’è stato uno dei morti italiani dovuto ai suddetti effetti collaterali. Tutto questo va comunque risolto in qualche modo.
Ph. credit: The Guardian