Gli astronomi scoprono delle stelle che “ballano” intorno ad un buco nero

La teoria della relatività di Einstein è stata confermata da numerosi astronomi in base al movimento delle stelle intorno ad un enorme buco nero

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This artist's impression shows the orbits of three of the stars very close to the supermassive black hole at the centre of the Milky Way. Analysis of data from ESO’s Very Large Telescope and other telescopes suggests that the orbits of these stars may show the subtle effects predicted by Einstein’s general theory of relativity. There are hints that the orbit of the star called S2 is deviating slightly from the path calculated using classical physics. The position of the supermassive black hole is marked with a white circle with a blue halo.

Il Sagittario A* è un enorme buco nero posto al centro della Via Lattea, ed è orbitato da un grande numero di stelle, attratte dai suoi giganteschi effetti gravitazionali. Dopo tre decenni osservando la stella S2, che orbita attorno a questo buco nero, una collaborazione internazionale di astronomi è giunta ad una conclusione unanime: Einstein aveva di nuovo ragione. Ma riguardo a cosa?

Lo studio, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, ha analizzato il centro della nostra galassia e ha seguito i movimenti di S2 per 27 anni usando il Very Large Telescope dell’ESO, un occhio cosmico onniveggente situato nel deserto di Atacama in Cile.

 

La scoperta degli astronomi

L’orbita della stessa S2 tende a spostarsi ed avvicinarsi sempre più al grande buco nero, e questa orbita fornisce quindi un ambiente naturale e sperimentale agli astronomi per testare la teoria della relatività generale di Einstein.

Questa teoria determina come lo spazio, il tempo e la gravità interagiscono e dice che oggetti enormi e densi come i buchi neri possono deformare lo spazio attorno a loro. Quando gli scienziati sono andati a caccia di un’immagine di un buco nero nel 2019, le previsioni di Einstein su ciò che avrebbero potuto vedere erano vere.

S2 oscilla intorno a Sgr A* una volta ogni 16 anni e si avvicina anche di molto al centro del buco nero. Anche a quelle distanze, l’enorme gravità del buco nero supermassiccio fa girare S2 di tanto in tanto, la fa “ballare”. In totale, il team di ricerca ha ottenuto 330 misurazioni della posizione e della velocità della stella.

“Dopo aver seguito la stella nella sua orbita per oltre due decenni e mezzo, le nostre misurazioni squisite rilevano in modo efficace la precessione Schwarzschild di S2 nel suo percorso attorno al Sagittario A*”, ha dichiarato Stefan Gillessen, astronomo del Max Planck Institute for Extraterrestrial Institute, in un comunicato stampa.