Mattel aveva iniziato lo sviluppo di Aristotle, robot baby-sitter dal nome “filosofico”, ma questa idea non vedrà mai la luce. Sviluppo stoppato dopo la pioggia di critiche arrivate da parte dei genitori.
Questo device avrebbe dovuto pensare ai più piccoli, insegnandogli buone maniere e lingue straniere, un dispositivo che si proponeva di monitorare i bambini 24 ore su 24, ma le problematiche legate alla privacy hanno convinto l’azienda a desistere.
Un occhio sempre acceso sui nostri bambini e sulla nostra famiglia, in effetti suona piuttosto inquietante. Mattel ha annunciato Aristotle lo scorso gennaio, come potete vedere si tratta di un device dalla forma minimale in grado di integrarsi e con l’arredamento e monitorare i bambini in maniera discreta. Forse addirittura troppo discreta.
Un microfono in grado di riconoscere (e registrare) voce e pianti del piccolo, un autoparlante capace di riprodurre ninna-nanne e voci degli animali per tranquillizzare il bimbo. Un device interattivo, in grado addirittura di rispondere alle domande dei nostri figli trovando le risposte on-line.
Un robot baby-sitter al quale non sfugge nulla, in grado addirittura di ricordare ai genitori quando comprare i pannolini, con tanto di telecamera che consenta a mamma e papà di non perdere di vista il babè neppure per un secondo. Tramite un’iniziativa bipartisan, il Congresso Usa ha chiesto chiarimenti in merito ai dati che Mattel avrebbe ottenuto.
Troppe polemiche, Mattel ha preferito evitarsi ulteriori problemi abbandonando definitivamente il dispositivo, ma non possiamo escludere che l’idea venga riproposta da altri in seguito. Il dog-sitter robotico esiste già, sono sempre di più gli occhi tecnologici che registrano tutto nella nostra casa.