Nel corso del mese di Ottobre 2013 abbiamo riportato una notizia attinente il fatto che i benchmark smartphone di molti produttori ad esclusione di Motorola, Apple e Google Nexus erano stati volutamente truccati. Coinvolti nella vicenda vi erano nomi altisonanti del panorama mobile come Samsung, HTC, LG e Sony che attraverso l’attivazioni di profili ad alte prestazioni avevano falsato gli score finali garantendosi le vette di tutte le classifiche internazionali.
Una vicenda che a quanto pare non è rimasta isolata all’episodio di oltre 3 anni fa ma che si è riproposta oggi a seguito del lavoro di indagine condotto dai membri del noto forum di XDA che hanno portato alla luce le divergenze dei terminali OnePlus e Meizu rispetto a quanto ufficialmente dichiarato.
Una vicenda emersa per caso dalla mano del del caporedattore di XDA Mario Serrafero che nell’utilizzo dei tool ufficiali di benchmarking Qualcomm Trepn e Snapdragon Performance Visualizer per il OnePlus 3T ha visto anomalie di comportamento nella gestione dei clock delle frequenze in determinate applicazioni.
In particolare il device mantiene una frequenza stabile di 0.98GHz sui core High-Perfoemance e di 1.29GHz sui Little anche nel caso in cui la CPU riporti un utilizzo dello 0%, contrariamente alla frequenza di 0.31GHz prevista sui device equipaggiati con Qualcomm Snapdragon 821 SoC.
Non è affatto un caso che l’attivazione dei clock così disposta avvenga proprio in concomitanza al lancio delle app per il controllo delle performance dei device e più precisamente per AnTuTu, Geekbench, Androbench, Quadrant, Vellamo e GFXBench. Questo quello che è emerso dall’analisi ufficiale condotta sull’ultima build OnePlus 3T.
A verifica delle ipotesi iniziali il caporedattore si è rivolto addirittura a Primate Labs, ovvero il team di sviluppo responsabile della creazione di Geekbench che ha concesso la compilazione di una versione GeekBench 4 anonima chiamata Bob’s Mini Golf Putt“ (la mazza da mini gold di Bob), che ha consentito di stilare un rapporto che viene riassunto nei grafici che seguono.
I grafici parlano chiaro ed evidenziano un andamento nettamente inferiore rispetto a quanto visto con i tool di test ufficiali. Ciò che salta all’occhio è senz’altro l’effetto del sistema ad alte prestazioni implementato da OnePlus che grazie ad un diverso governor per la CPU ha dimostrato un throttling decisamente inferiore rispetto a quanto invece ci si attende, specie per il test in multi-core.
Un’implementazione che è avvenuta solo con l’ultima build Nougat OxygenOS che eredita i caratteri della HydrogenOS che faceva uso di questa modalità già da tempo. A seguito dei fatti il responsabile delle prove ha contattato OnePlus che ha prontamente risposto dicendo che il team ha effettivamente previsto questa implementazione e che sarà rimossa con le successive build dedicate, aggiungendo però che continuerà ad utilizzare tale modalità nelle sessioni di gioco in modo tale da garantire sempre le massime performance possibili.
A seguito di questa vicenda la versione custom di Geekbench 4 è stata utilizzata anche per la conduzione di ulteriori prove dalle quali non è però emersa alcuna discrepanza con quanto dichiarato dai produttori terzi, sebbene una situazione simile si sia poi presentata anche con Meizu Pro 6 Plus avente SoC Samsung Exynos 8890. In tal caso i miglioramenti sono addirittura più netti, anche se in questa circostanza le ragioni sono ben diverse.
In questo caso, infatti, pare che il Meizu Pro 6 operi costantemente in uno stato di downclock che viene meno in fase di benchmark test. Gli scarsi risultati che riconducono il sistema ad un concorrente di fascia bassa sono dovuti al fatto che nell’architettura Big.Little sono i core minoritari ad intervenire anche nel caso di tasks complessi che richiedono una certa potenza di elaborazione. Una situazione che avevamo già visto per le fasi iniziali di test.
Un comportamento che con l’arrivo della Flyme UI 5.2.5.oG pare che la società avesse corretto. In realtà la situazione rispecchia fortemente quanto visto con OnePlus 3T nei confronti dei profili conservative per il governor CPU anche in modalità Prestazioni Elevate. In tal caso infatti, come per il precedente, le prestazioni massime si ottengono solo in fase di benchmark.
Comunque sia si tratta di una manovra scorretta a danno degli utenti, visto e considerato che in nessun caso il terminale consente di raggiungere le massime performance dichiarate e previste dall’utilizzo dei SoC top-end.
La vicenda la dice lunga sull’arbitrarietà dei test e sul fatto che un utilizzo in daily-use è ben diverso da quando dichiarato in fase di analisi software. E voi che cosa ne pensate al riguardo? A voi tutti i commenti.
LEGGI ANCHE: AnTuTu: iPhone 7 e OnePlus 3T sono gli smartphone più veloci