Mentre le più grande economie del mondo stanno invitando, dire obbligare non sarebbe corrette, le persone a rimanere casa nonostante gli evidenti danni all’economica, il Brasile fa il contrario. Il contraccolpo è inevitabile, ma è una misura necessaria per cercare di mitigare il contagio di questo coronavirus. Apparentemente però il governo brasiliano non è della stessa idea.
Bolsonaro, in una recente uscita, ha minimizzato il tutto dichiarando che si tratta di un’isteria alimentata da i media. Sono state usate anche parole ridonanti come il fatto che il Covid-19 non è altro che una normale influenza. Dopo aver bloccato la città più grande dello stato, è stata quindi invitata la popolazione a tornare a vivere.
Il Brasile e il coronavirus: una ricetta per la distruzione
Bolsonaro ha anche citato l’Italia. Secondo lui, la situazione che abbiamo qui non si ripeterà in Brasile a causa della popolazione generale più giovane e sul clima più caldo. Motivazioni che hanno a che fare ben poco con la scienza e che potrebbero portare a un disastro di proporzioni enormi.
Allo stato attuale delle cose non si può di certo dire che il Brasile abbia un gran numero di infetti. L’ultimo bollettino ufficiale parla di 2.247 casi e 46 morti. Ovviamente si tratta di un numero sottostimato dovuto ai pochi test fatti. Il governo ha promesso che nei prossimi giorni ci sarà una mobilitazione in questo senso. Con una popolazione di 209 milioni e delle misure che non rispecchiano quelle prese da altri paesi, c’è solo da incrociare le dita in vista di quello che potrebbe succedere.