Durante le riprese del documentario “Blue Planet 2” della BBC, un team di scienziati ha avuto la possibilità di immergersi nell’oceano. Negli abissi li ha accolti un mondo “alieno” e un particolare calamaro ha attirato la loro attenzione.
Il team ha potuto utilizzare i sottomarini Triton per avventurarsi in aree dell’oceano mai esplorate prima. Grazie a questa attrezzatura sono scesi nella zona crepuscolare, la fascia di oceano compresa tra i 200 ei 1.000 metri di profondità.
Il calamaro fragola
Il suo nome scientifico è Histioteuthis Heteropsis ma è più comunemente noto come calamaro fragola. Questa specie è stata scoperta a Novembre 2017, ma grazie ai recenti studi gli scienziati hanno potuto studiare meglio la principale particolarità del calamaro.
Questa specie, infatti, ha due occhi diversi: uno è piccolo e blu, mentre l’altro è grande e giallo.
Sir David Attenborough, presentatore del documentario, ha raccontato la propria esperienza: “L’oceano profondo è tanto difficile da esplorare quanto lo spazio: conosciamo meglio la superficie di Marte rispetto alle parti più profonde dei nostri mari. Mentre scendiamo nel profondo, la pressione aumenta e le luci scompaiono. A 200 metri di profondità abbiamo trovato un calamaro, l’unico a vivere in questo luogo“.
Una caratteristica particolare
Così Attenborough ha descritto gli occhi del calamaro: “L’occhio destro sembra permanentemente rivolto verso il basso, ma il suo occhio sinistro è molto più grande e rivolto verso l’alto per rilevare le sagome delle prede che nuotano più vicino alla superficie“.
Il motivo di questa differenza si trova nella diversa funzione che ha ogni occhio. La lente gialla, comune in alcune specie di pesci di acque profonde, aiuta a penetrare attraverso il buio in modo che possa rilevare prede bioluminescenti come i gamberetti. L’occhio destro, d’altra parte, analizza le acque sottostanti per i flash bioluminescenti emessi dai predatori, o dalle prede, in agguato.