Carne e piante: la vera dieta dei nostri antenati

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Ci sono moltissime diete valide al giorno d’oggi e purtroppo essendo dell’era di Internet, per cercare di rimanere rilevanti, si inventano cose nuove. Un esempio abbastanza esemplificativo è quello della dieta paleo che prevede l’assunzione di molte proteine, tramite carne, e pochissimi carboidrati con la scusa di far riferimento a come i nostri antenati erano prevalentemente cacciatori. La realtà dei fatti non è così e infatti si parla di un’alimentazione molto equilibrata.

Una ricerca internazionale condotta sulle rive del fiume Giordano ha mostrato come la dieta del paleolitico comprendeva molto altro oltre la carne come chicchi di grano, orzo, legumi e molte piante acquatiche. La presenza di tutto questo implica anche che i nostri antenati sapevano come sfruttare al meglio queste risorse per ottenere energia per sopravvivere.

 

L’alimentazione del paleolitico: non solo carne

Le parole dei ricercatori: “Questa scoperta sottolinea l’importanza degli alimenti vegetali nell’evoluzione dei nostri antenati. Ora sappiamo che i primi ominidi raccoglievano un’ampia varietà di piante durante tutto l’anno, che lavoravano utilizzando strumenti realizzati in basalto. Questa scoperta apre un nuovo capitolo nello studio delle prime diete umane e del loro profondo legame con gli alimenti di origine vegetale. Questi risultati indicano ulteriormente le capacità cognitive avanzate dei nostri primi antenati, inclusa la loro capacità di raccogliere piante da diverse distanze e da un’ampia gamma di habitat e di elaborarle meccanicamente utilizzando strumenti a percussione.”

Il falso mito legato a consumo quasi esclusivo di carne è legato a ciò troviamo in fatto di reperti. I resti animali, le ossa sostanzialmente, rimangono fino ai giorni d’oggi mentre le tracce alimentari finiscono per sparire. Bisogna sapere dove e come cercare per trovare resti del genere.

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