News

Cavolo riccio e neuroprotezione: scoperto un composto naturale utile contro SLA e demenza

Un alleato inaspettato contro le malattie neurodegenerative potrebbe trovarsi nel nostro piatto. Secondo un recente studio condotto da un team internazionale di neuroscienziati, un composto naturale presente nel cavolo riccio — una varietà di cavolo molto diffusa e apprezzata per le sue proprietà nutrizionali — avrebbe effetti benefici sulle cellule cerebrali danneggiate dalla SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e da alcune forme di demenza.

Il composto in questione si chiama sulforafano, una sostanza fitochimica già nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. È presente in abbondanza nelle verdure della famiglia delle Brassicacee, tra cui cavolfiore, broccoli e, appunto, cavolo riccio. Gli scienziati hanno scoperto che il sulforafano è in grado di attivare una proteina chiamata Nrf2, che regola i meccanismi di difesa cellulare e può proteggere i neuroni dallo stress ossidativo.

Cavolo riccio, il super alimento che potrebbe aiutare contro SLA e demenza

Lo stress ossidativo è una delle principali cause della degenerazione neuronale. Nelle malattie come la SLA e la demenza frontotemporale, le cellule nervose vanno incontro a un progressivo deterioramento, portando a perdita di memoria, difficoltà motorie e, nei casi più gravi, alla morte. Il sulforafano sembra intervenire proprio in questo processo, riducendo il danno e favorendo la sopravvivenza cellulare.

I test condotti finora sono stati effettuati su modelli animali e su colture cellulari, ma i risultati sono stati promettenti. Le cellule trattate con il composto hanno mostrato una maggiore resistenza all’infiammazione e una riduzione dei marcatori tipici delle malattie neurodegenerative. In alcuni casi, si è osservata perfino una parziale rigenerazione dei tessuti neuronali.

“È un risultato entusiasmante”, ha commentato la dottoressa Silvia Montanari, ricercatrice coinvolta nello studio. “Sebbene siamo ancora lontani dall’applicazione clinica, il fatto che un composto naturale e facilmente accessibile possa avere un impatto così significativo apre scenari molto interessanti per la prevenzione e, forse, la terapia di queste patologie.”

Una buona abitudine preventiva

Gli scienziati sottolineano che non si tratta di una cura definitiva, ma di una possibile integrazione a terapie già esistenti. Il prossimo passo sarà condurre studi clinici su pazienti umani per valutare la reale efficacia del sulforafano in un contesto terapeutico. Inoltre, si cercherà di capire in quali dosaggi e con quali modalità di somministrazione il composto possa risultare più efficace.

Nel frattempo, aumentare il consumo di cavolo riccio e altre crucifere potrebbe essere una buona abitudine preventiva. Non solo per il potenziale beneficio neurologico, ma anche per le numerose proprietà salutari di queste verdure: sono ricche di vitamine, fibre e minerali essenziali.

Questa scoperta rappresenta un nuovo tassello nella lotta contro le malattie neurodegenerative, patologie ancora prive di una cura risolutiva ma sempre più al centro dell’attenzione scientifica. Il futuro della ricerca potrebbe passare anche dalla tavola — e, a quanto pare, da un semplice piatto di cavolo riccio.

Foto di Adolfo Félix su Unsplash

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Recent Posts

Occhi: iniezione di oro per migliorare la vista

Gli occhi sono degli organi molto delicati, ma nonostante questo ci sono molti trattamenti anche invasivi che si possono usare…

25 Aprile 2025

Il Sole potrebbe produrre acqua sulla Luna: la conferma della NASA

Una sorprendente scoperta della NASA ha appena confermato una teoria proposta più di sessant’anni fa: il Sole potrebbe essere responsabile…

25 Aprile 2025

Schizofrenia: scoperta una proteina mielinica alterata che potrebbe rivoluzionare la diagnosi

Un team internazionale di ricercatori ha identificato una nuova alterazione a livello della mielina cerebrale che potrebbe essere alla base…

25 Aprile 2025

Colmare il divario di genere nella diagnosi dell’autismo: una sfida urgente

Quando si parla di autismo, il volto che viene in mente è spesso quello di un bambino maschio. Per decenni,…

25 Aprile 2025

Scoperta una nuova forma di vita nella zona critica della Terra: i microbi CSP1-3

Una scoperta rivoluzionaria ha portato alla luce una nuova forma di vita nella cosiddetta zona critica della Terra: un phylum…

25 Aprile 2025

Amazon: nuove offerte del fine settimana

Nuovo fine settimana, nuove offerte Amazon. Il noto e-commerce non manca all'appuntamento delle promozioni e lancia una marea di sconti…

25 Aprile 2025