Cervello e microbioma orale: il legame nascosto con il declino cognitivo

Date:

Share post:

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato il legame tra il microbioma orale e la salute del cervello. Il microbioma orale è composto da miliardi di batteri, virus e funghi che colonizzano la bocca e svolgono funzioni essenziali per la salute generale. Tuttavia, squilibri in questa comunità microbica possono avere effetti negativi che si estendono oltre la cavità orale, contribuendo potenzialmente al declino cognitivo e a patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Uno dei meccanismi attraverso cui il microbioma orale può influenzare la salute cerebrale è l’infiammazione sistemica. Alcuni batteri patogeni, come il Porphyromonas gingivalis, responsabile della parodontite, possono entrare nel flusso sanguigno e attivare una risposta immunitaria che porta a un’infiammazione cronica. Questo stato infiammatorio può compromettere la barriera emato-encefalica, permettendo a tossine e agenti patogeni di raggiungere il cervello e favorire processi neurodegenerativi.

 

Il microbioma orale e il suo ruolo nel declino cognitivo

Numerosi studi hanno dimostrato che i batteri orali possono essere presenti nel cervello di pazienti affetti da Alzheimer. Ad esempio, tracce di P. gingivalis e delle sue tossine sono state rinvenute nel tessuto cerebrale di individui con declino cognitivo. Questo suggerisce che un’infezione orale cronica possa essere un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia, stimolando la produzione di beta-amiloide, una proteina associata alla neurodegenerazione.

Oltre all’infiammazione, il microbioma orale può influenzare il cervello attraverso la modulazione dell’asse microbiota-intestino-cervello. Alcuni batteri orali, se ingeriti, possono alterare la composizione del microbiota intestinale, influenzando la produzione di neurotrasmettitori e la risposta immunitaria. Questo meccanismo potrebbe spiegare come la salute della bocca sia correlata a disturbi dell’umore, della memoria e della cognizione.

La salute orale è dunque un aspetto cruciale nella prevenzione del declino cognitivo. Una corretta igiene orale, che include lo spazzolamento dei denti, l’uso del filo interdentale e visite regolari dal dentista, può contribuire a mantenere un microbioma orale equilibrato e ridurre il rischio di infiammazione cronica. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che l’uso di probiotici specifici potrebbe aiutare a ristabilire una flora orale sana e ridurre la presenza di batteri dannosi.

 

Un’importante strategia per ridurre il rischio di malattie neurodegenerative

L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella salute del microbioma orale. Una dieta ricca di frutta, verdura e alimenti fermentati favorisce la crescita di batteri benefici, mentre il consumo eccessivo di zuccheri e cibi ultra-processati può alimentare la proliferazione di batteri patogeni. Inoltre, alcune sostanze presenti nel tè verde, nella curcuma e nei polifenoli del cacao hanno dimostrato proprietà antimicrobiche che possono supportare la salute orale e, indirettamente, la funzione cerebrale.

La ricerca su questo argomento è ancora in evoluzione, ma le evidenze attuali suggeriscono che la prevenzione delle infezioni orali potrebbe essere un’importante strategia per ridurre il rischio di malattie neurodegenerative. Investire nella salute orale fin dalla giovane età potrebbe dunque avere benefici a lungo termine non solo per i denti, ma anche per il benessere del cervello.

In conclusione, prendersi cura del proprio microbioma orale non è solo una questione estetica o di benessere dentale, ma potrebbe essere una strategia efficace per proteggere la salute cognitiva. Mantenere una buona igiene orale e adottare abitudini salutari potrebbe rappresentare una misura preventiva semplice, ma efficace, contro il declino cognitivo e le malattie neurodegenerative.

Foto di Natasha Connell su Unsplash

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Related articles

Il Teorema di Noether: la Rivoluzione della Fisica che Continua da un Secolo

Emmy Noether (1882-1935) è stata una delle più grandi matematiche della storia, acclamata come un genio già in...

Instagram: sta per arrivare una modifica importante?

Instagram compie un incredibile passo in avanti nella gestione di numerose controversie, soprattutto quelle legate la nudo. Nel corso della...

Disturbi mentali e una radice comune nella genetica

I disturbi mentali possono sorgere a causa di diversi fattori, soprattutto dagli agenti esterni, ma non solo. Ci...

Maturazione cerebrale ritardata: il collegamento tra genetica e disturbi alimentari

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha iniziato a delineare una complessa relazione tra genetica, sviluppo cerebrale e...