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CES 2016: Inboard presenta M1, il futuro degli skateboard elettrici

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Gli skateboard elettrici sono uno tra i prodotti più interessanti che siano stati rilasciati negli ultimi anni. Si tratta di una rivoluzione in questo campo, ideati per chi usa lo skateboard come passatempo, ma anche per chi lo vede come ottimo mezzo di trasporto, nel traffico cittadino.

Tuttavia, gli skateboard elettrici sono pesanti e molto costosi, hanno una batteria non molto duratura, non sono facili da acquistare in giro e non possono essere guidati quando si scaricano. A tutti questi problemi, ma in particolare a quest’ultimo, la società californiana Inboard sembra avere trovato un’unica soluzione.

Durante il Consumer Electronics Show, Inboard ha presentato il suo longboard elettrico, l’M1, i cui punti di forza sono la leggerezza, l’autonomia e la possibilità di continuare ad usarlo quando la batteria, intercambiabile, ci abbandona. Il modello presentato durante il CES è solo un prototipo, a cui manca il tocco finale per essere pronto a dare battaglia al Boosted Board.

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Inboard M1: la rivoluzione degli skateboard elettrici

Ci sono alcuni aspetti che rendono l’Inboard M1 diverso da tutti gli altri skateboard elettrici e questo lo si nota a partire dalle ruote. Invece di fissare il motore elettrico all’interno della tavola, come hanno invece fatto molte altre società, l’M1 possiede il motore direttamente collegato alle ruote posteriori. Questo non solo ha permesso all’azienda californiana di rendere più pulito il design del M1, ma significa che si può usare come skateboard normale, senza mai accendere il motore.

Si tratta di una caratteristiche non facile da trovare, infatti, molte altre società hanno riscontrato non poche difficoltà nell’implementazione di un sistema di questo tipo, soprattutto a causa dei problemi evidenziati quando il motore non è attivo. Solo Zboard sembrava essere riuscita a risolvere questo problema con il suo Zboard 2, presentato alla precedente edizione del CES, per il quale riuscì non solo a nascondere il motore, ma anche la batteria.

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Inboard è riuscita a migliorare questo aspetto e invece di imbullonare la batteria sul fondo dello skateboard, ne ha realizzato un vano al suo interno. E’ sufficiente sollevare il piccolo sistema di chiusura per estrarre il coperchio dello scompartimento per la batteria. Questo si traduce non solo in un miglioramento estetico, ma aggiunge anche la possibilità di sostituire la batteria con una carica quando questa si è scaricata.

Non solo funzionale, ma anche bello esteticamente. La tavola del M1 è dotata di fari e fanali posteriori, che non sono solo un fattore di bellezza, ma soprattutto di sicurezza stradale. Il telecomando è stato realizzato per avere ogni comando a portata di click, l’acceleratore, il freno e il piccolo joystick, avendo sempre la sicurezza di non perderlo anche quando si stanno eseguendo acrobazie a velocità elevate.

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Come ogni cosa, anche l’M1 doveva avere un difetto e nel nostro caso è il prezzo, per nulla economico. Se volete preordinare un M1 e aggiudicarvelo per il mese di giugno, dovrete avere a portata di mano 1.399 dollari. Ma, se si mette a confronto con le alternative proposte dalla concorrenza, dovete considerare che avrete a disposizione un vero e proprio mezzo di trasporto elettrico con autonomia di circa 16km. Inoltre, l’M1 mette a disposizione anche la sua funzione di frenata rigenerativa, che ricarica la batteria mentre si è in movimento. Infine, ci si sente anche molto leggeri grazie ai soli 14Kg di peso.

In pochi anni, gli skateboard elettrici saranno tutti più leggeri, funzioneranno con o senza l’ausilio del motore elettrico e costeranno sempre meno. Aziende come Zboard e Boosted sono stati i primi a debuttare in questo settore, ma si tratta solo di una piccola parte dell’immensa strada che deve essere ancora percorsa.

Fonte: TheVerge

Gianluca Belloni
Gianluca Belloni
Influencer, Blogger e Studente di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, appassionato di tecnologia, web marketing, fotografia, viaggi e lifestyle. Ho iniziato a lavorare con internet nel 2012 quando ho acquistato il mio primo MacBook, ma la mia passione per le cose da "nerd" nasce quando ero bambino. Mi piace condividere le mie idee e opinioni riguardo ciò che mi appassiona, ma soprattutto restare informato e informare sulle ultime novità in campo tecnologico.

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