Uno dei motivi per cui ci ritroviamo in questa situazione, in merito alla diffusione del coronavirus, è il ritardo con cui ci si è mossi. Apparentemente la Cina sapeva già settimane prima che qualcosa stava succedendo eppure si è mossa, in modo ufficiale, soltanto dopo lo scoppio del contagio. Non si hanno prove concrete sul tentativo di nascondere verità importanti, ma considerando quello che è successo in passato, per esempio durante la SARS, in molti credono così.
Sicuramente c’è una cosa che non sta aiutando. Il governo cinese sembra si sia impegnato a mandare in galera chi stava parlando online del coronavirus. Al momento si parlano di 8 persone, ma secondo altre fonti sono molte di più. Quello che al momento non si capisce e se gli arresti sono stati fatti perché le informazioni divulgate sono false o semplicemente per sono informazioni non approvate dall’alto.
La Cina e la gestione del contagio
Di recente si sono visti molti video e immagini online che mostrano un comportamento particolarmente aggressivo delle autorità competenti. Si sono visti video che riprendevano poliziotti barricare porte di appartamenti dall’esterno per impedire a chi era dentro di uscire. La veridicità delle suddette immagini non è certa, ma se così fosse non ci sarebbe molto di cui stupirsi.
Tornando agli arresti, quest’ultimi sono avvenuti il 3 gennaio ovvero molto prima dello scoppio del numero di contagi. Del virus in questione si sapeva già da novembre eppure le notizie sono iniziate a trapelare molto dopo. Tutto quello che è successo in mezzo è sostanzialmente un mistero.