Il programma spaziale cinese ha rilasciato alcuni dettagli di uno straordinario velivolo spaziale “riutilizzabile“, lanciato questo venerdì a bordo di un razzo Long March 2F dal centro di lancio satellitare di Jiuquan, nel deserto nord-occidentale della Cina. Il velivolo è poi rientrato come previsto proprio a Jiuquan, stando al comunicato dell’agenzia Xinhua News. I media cinesi non hanno tuttavia ancora pubblicato foto dell’evento, motivo per cui l’aspetto e le dimensioni dell’aereo sono ancora sconosciute.
Il programma per velivoli spaziali riutilizzabili della Cina ha seguito quello di Stati Uniti e Russia
“Il volo segna un importante passo avanti nella ricerca del nostro paese sui veicoli spaziali riutilizzabili, che ci permettono di puntare ad un approccio più conveniente ed economico per le future missioni verso lo spazio“, ha dichiarato Xinhua. La Cina, lo scorso anno, è peraltro diventato il primo paese a far atterrare un rover sul lato nascosto della Luna, mentre una sonda che trasporta un altro rover è tutt’ora in rotta verso Marte.
Tuttavia, anche gli Stati Uniti e la Russia hanno a loro tempo cercato di perfezionare la loro conoscenza riguardo i veicoli spaziali riutilizzabili. Le navette spaziali statunitensi hanno però effettuato 134 missioni dagli anni ’80 al 2011 e da allora l’esercito americano ha messo a punto il suo X-37, un aereo spaziale “robotico” che ha compiuto il suo sesto volo a maggio. L’aereo spaziale sovietico Buran, invece, ha orbitato attorno alla Terra due volte durante il suo unico volo, nel 1988.